Cade il limite degli 11 kW per godere degli incentivi

Se ne parlava da tempo: il testo che aveva dato il via agli incentivi partiti a marzo per la sostituzione di moto e scooter inquinanti aveva “tagliato fuori” una fetta considerevole di mercato.

Il problema potrebbe essere considerato relativo, visto che le omologazioni dei veicoli elettrici sono basate sulla potenza continua, non su quella istantanea. Secondo questo principio veicoli che ben poco hanno a che vedere coi 125 termici in quanto a prestazioni reali risultano al di sotto di tale limite e risultano guidabili con le patenti B ed A1, ed ovviamente incentivabili. Rimane ugualmente poco corretto nei confronti degli utenti che vorrebbero e potrebbero (in quanto titolari di patenti superiori) acquistare veicoli omologati con più di 11 kW ma che non potevano accedere agli incentivi. Oltre ovviamente che per alcuni costruttori, che producono solo veicoli oltre questa soglia.

Da ieri grazie ad un emendamento del M5S al decreto Crescita riformulato e approvato alla Camera si potrà usufruire del 30% di sconto fino a un massimo di 3mila euro per gli acquisti di veicoli L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e ed L7, senza più limiti di potenza. Col nuovo meccanismo degli incentivi sono quindi acquistabili veicoli elettrici o ibridi nuovi delle categorie già citate che producono emissioni di CO2 non superiori a 70 g/km.

Un’altra importante novità introdotta dall’emendamento di ieri riguarda la classe di inquinamento dei veicoli da consegnare. Potranno essere rottamati infatti anche moto e scooter Euro 3, mentre prima venivano accettati solamente quelli delle classi da Euro 0 ad euro 2.

Altra novità interessante riguarda l’intestazione dei veicoli. Non dovrà più coincidere il proprietario del vecchio veicolo con quello del nuovo, è ora possibile rottamare veicoli appartenenti a familiari conviventi.