Motospia

Dalle Alpi al Pireo

Mezzanotte. Nella camera di un delizioso garni a Sankt Johann in Tirol, dopo una giornata trascorsa a piegare tra i passi delle dolomiti austriache con la mia BMW GS, studio le mappe stradali cercando una meta per un nuovo giro. Uno squillo mi fa trasalire: al telefono è Marco. “Siamo a Corfu, perché non vieni?”. Ho già girato in lungo e largo le strade del delle Alpi di Chiemgau e Branderberg in Germania e l’idea di andare al mare mi attrae.

dalle Alpi al Pireo
con la mia moto sulle Alpi

Studio il percorso, calcolo i chilometri, i tempi di percorrenza e controllo l’orario di partenza della nave. “Ce la posso fare”, mi dico; col telefonino compro il biglietto per un passaggio in nave da Ancona a Corfù e rifaccio in fretta i bagagli prima di andare a dormire.
Il navigatore mi indica il percorso più veloce: sette ore e mezza via Innsbruk, Bolzano, Trento e Bologna. Occorre rispettare i limiti ma anche dribblare i tanti rallentamenti del traffico che si materializzano all’improvviso, senza un motivo apparente, in entrambe le corsie. Inizia la mia corsa contro il tempo e mi diverto a sfidare le previsioni del navigatore.
Arrivata a Bolzano entro in ansia, comincio a pensare di non riuscire ad arrivare in tempo ad imbarcarmi. Mi ostino a tener duro e non mi arrendo: decido di usare anche la riserva, fare una sosta in meno e guadagnare venti minuti. Imbarco la moto: ci meritiamo un tranquillo riposo dopo la corsa forsennata contro il tempo.
E’ delizioso girare l’isola di Corfù, ma in agosto sia sulla costa che in collina è caotico; impossibile divertirmi a piegare… non mi rimane che guardare i colori della vegetazione, del mare e delle case che popolano l’isola. La scelta dei miei amici di fare di Kavos il punto base è strategica: una cittadina tranquilla sulla punta a sud dell’isola, con una stupenda spiaggia a portata di … sella!
La città di Corfù è carina: il centro storico, col suo labirinto di tortuosi vicoli colorati, è animato da ristorantini; le piazze sono rese vive dai tanti turisti seduti ai tavolini dei bar che rimangono aperti per buona parte della notte.

dalle Alpi al Pireo
piazza a Corfù

Il fascino del quartiere antico è pari a quello dell’Achilleion

dalle Alpi al Pireo
Achilleion

che dista appena 10 km dal centro di Corfù: una stupenda villa in stile italiano costruita per la principessa Sissi. Passeggio curiosa tra gli ambienti di questa magnifica residenza, cercando di immaginare l’atmosfera di una festa nella grande sala da ballo.

Più di tutto mi rapisce la straordinarietà del paesaggio che si gode dai giardini della villa

ricchi di particolari statue, tra cui troneggia quella di Achille.

Mi sono divertita a scorrazzare in moto per le coste dell’isola alla ricerca delle spiagge più belle: Sidari, col suo Canal d’Amour

dove l’azzurro-verde del mare è contrastato dalle diverse tonalità di giallo delle formazioni rocciose circostanti

e Barbati, una stupenda spiaggia di sassolini bianchi circondata da colline rese verdissime da piante rigogliose dove per fortuna soffia il Meltemi che consente di rimanere in spiaggia, al sole, senza soffrire, sono stupende.

Imperdibile un giro in barca intorno alle coste dell’isola: la minicrociera- alla scoperta della laguna blu o del panorama stupendo offerto dalla città vecchia di Corfù vista dal mare- fa una delle sue soste sulla piccola isola di Syvota. Passeggio nel centro storico dell’isoletta, tra bancarelle e souvenir, e mi imbatto in una locandina pubblicitaria di una gita a Olympia. Mi solletica l’idea di vedere l’altra Grecia, quella del Peloponneso, la splendida terra degli Achei, ricca di meraviglie della natura e dell’archeologia classica.
Faccio una ricerca su Google: in un’ora, con appena 20 euro, posso arrivare a Igoumenitsa, con Lefkimmi Lines. Rientro a Kavos, rifaccio i bagagli e, salutando Marco e Lisa, chiedo loro di spedirmi a casa il pacco contente la giacca, gli indumenti pesanti e tutto ciò che è inutile portare con me. Sulla nave parcheggio la moto sul ponte all’aperto e osservo Kavos allontanarsi.

partenza da Kavos in nave

In navigazione preparo un itinerario di massima e prenoto gli alberghi su booking. Sono già proiettata verso una nuova solitaria avventura. Sbarco in sella alla mia fida BMW e mi dirigo subito, verso Igoumenitsa. L’hotel Zigos è carino, a 50 metri dal porto pieno di ristorantini tipici. Ceno con tzazichi spalmato sul pane e un po’ di frutta prima di andare a dormire.
Dopo una prima colazione con caffè americano e dolci fatti in casa parto verso la vera porta della Grecia: Patrasso. Scarto l’autostrada A5: voglio godermi la costa Ionica, ricca di spiagge, coste rocciose frastagliate e curve fino ad Aktio.

le coste frastagliate

Dopo aver costeggiato le acque verdi/azzurre del lago Amvrakikos, mi fermo a mangiare gamberi locali alla brace alla taverna Nakas ad Amfilochia, in fondo al golfo di Arta, prima di godermi una rilassante passeggiata sul lungomare. Proseguo in sella al mio GS per Patrasso percorrendo l’A5: attraverso il Rio-Antirrio Bridge, soprannominato ponte di Poseidone,

Il ponte di Poseidone

e mi sento euforica nell’attraversare questa meraviglia dall’architettura moderna. La sua maestosità non è data dai suoi tre chilometri di lunghezza ma dal fatto che è strallato, sospeso con dei cavi sul golfo di Corinto, senza piloni intermedi.

Finalmente Patrasso! Mi aspetta la piscina del roof garden dell’hotel Astir per un tuffo rigenerante, ma solo dopo aver messo a nanna la mia piccola nel garage sotterraneo dell’albergo.
La prima colazione a base di yoghurt greco, cereali e frutta, sul roof garden con vista mare mi mette di buonumore. L’hotel è in una zona strategica: in dieci minuti arrivo a piedi alla fortezza (dove non trovo il famoso fantasma Patrinella) e poi, poco più in là, passo a visitare l’Odeon romano. Al ritorno ne approfitto per fare rifornimento di magliette tecniche (non ne ho in quantità sufficiente) nelle strade del centro piene di negozi, acquistando al volo anche costume da bagno, telo in microfibra e pareo.

macchia mediterranea
In tarda mattinata riparto in direzione Olympia: i 120 km di strada costiera lungo la E 55 mi riconciliano con la natura: macchia mediterranea, uliveti e agrumeti mi incantano. Parcheggio proprio davanti al sito archeologico di Olympia. Nel biglietto per il sito (12,00 Euro) è compreso l’ingresso al museo archeologico, uno dei più importanti della Grecia, che ospita famose collezioni di sculture in bronzo e in terracotta.

 

Pranzo con un gelato e riparto in direzione Kiparissia per godermi le spiagge a perdita d’occhio sulla costa jonica. Mi fermo sulla spiaggia di Kalo Nero: mi immergo nell’acqua cristallina quando il sole è molto caldo nel primo pomeriggio, ma cerco invano le tane delle tartarughe marine che nidificano su queste spiagge. Ripartita alla volta di Kalamata, continuo verso sud lungo la costa jonica e 17 km prima di Navarino svolto sulla Vasileos Georgiou per andare a vedere Voidokilia Beach, una delle spiagge più belle della Grecia. Nel comodo parcheggio, pieno di auto e camper, trovo posto per la moto. Questa spiaggia di sabbia bianca finissima ha una particolare forma a omega che ricorda anche il ventre di una mucca.

Voidokilia Beach

Quasi al tramonto risalgo in moto e imbocco la EO Pilou Kalamatas, addentrandomi nell’interno, piegando dolcemente tra colline ricche di verdissima vegetazione, colture di giovani ulivi, agavi, fichi d’india e distese di pomodori e cocomeri.

E’ già sera quando arrivo in albergo a Kalamata e, sistemati i bagagli e la moto, ne approfitto per fare una passeggiata sul lungomare e cenare con una deliziosa mussaka.
Il tour del nuovo giorno inizia presto per una visita a piedi al vicino centro storico di Kalamata, tra i vicoli, alla ricerca della chiesa di Ypapandi, una stupenda Cattedrale, in stile bizantino, che rappresenta una delle attrazioni principali del centro storico. Riparto verso Mystras e decido di percorrere la EO Kalamatas – Spartis 82 anziché l’autostrada. Sono soltanto 66 chilometri ma ci impiego ben due ore: i tornanti di questa stretta strada si susseguono l’uno dopo l’altro; sono costretta a tenere una media bassa, scansando le numerose auto che mi vengono incontro aggredendo spesso le curve contromano.

tornanti tra Kalamata e Sparta
Mi fermo a visitare l’incantevole sito archeologico dell’antica città bizantina di Mystras, sulle pendici del monte Taigeto. Decido strategicamente di parcheggiare la moto presso l’ingresso a valle e farmi accompagnare in taxi (10 euro circa) presso l’ingresso a monte: la salita sarebbe davvero pesante sotto il sole! Entrata nell’area archeologica (biglietto 11 euro) inizio la visita dal castello che domina la valle sottostante e permette di apprezzare un panorama ammaliante. La discesa giù per la montagna tra costruzioni bizantine, passando per un monastero abitato, è davvero interessante e certamente meno faticosa della salita!
Risalgo in sella per percorrere i 12 chilometri che mi separano da Sparta. Le rovine dell’acropoli non sono nulla di speciale, paragonate a quelle di Mystras. Giungo a piedi all’antico teatro del III secolo a.C., passando accanto alla Chiesa bizantina di Cristo Salvatore, sulla strada dell’antico Santuario di Atena Halkioitou in cima alla collina. Al ritorno – sono già le 15 e lo stomaco protesta per la fame – mi fermo ad un bistrot (Psistaria tis Voulas) vicino al monumento di Leonida per un’insalata greca con il formaggio feta, prima di ripartire per la meta finale di oggi: Monemvasia. La strada scorre veloce e arrivo in hotel giusto per godermi lo spettacolo del tramonto dietro il castello che svetta sulla sommità del piccolo borgo medioevale circondato dal mare, collegato alla terra da uno stretto ponte.

Monemvasia

Non resisto all’idea di andare a cenare nel borgo. Varco a piedi l’unica porta di accesso e, passeggiando tra gli edifici di pietra, le viuzze con i loro ciottoli e i ristoranti all’aperto, arrivo in una piazzetta sul mare e godo della frescura della sera, delle stelle e del profumo dei gelsomini che rende l’isola un incanto.
Faccio colazione con molta calma in terrazza con pane, miele, yogurt greco e frutta, godendomi la splendida vista su Monemvasia prima di partire per la città di Micene, che raggiungo in poco più di tre ore percorrendo la E961. Parcheggiata la moto davanti alla zona archeologica, mi dirigo subito all’ingresso dell’antica città (biglietto 12 Euro) per la rituale foto davanti alla porta dei leoni.

particolare della porta dei leoni a Micene

Per buona parte del pomeriggio cammino nella cittadella sotto un sole torrido, tra gli stretti sentieri e le scalinate che s’inerpicano verso il palazzo del re. Sono davvero stanca, ma preferisco mangiare un gelato e rimontare in sella per raggiungere l’hotel Yalasi sulla baia di Argosaronikos, vicino Epidauro, per godere di un bagno rilassante nella piscina a sfioro che si affaccia sul mare. Troppo stanca per cercare un ristorante, ceno con un toast e un bicchiere di latte al bar dell’albergo e vado subito a nanna.
Decido di partire di prima mattina per andare a godermi lo spettacolo del meraviglioso teatro di Epidauro.

Rimango almeno un’ora seduta ad osservarlo nel silenzio, sono incantata dalla sorprendente acustica e dal perfetto stato di conservazione. I 12,00 euro del biglietto e la strada percorsa per arrivare fin qui sono nulla al confronto di tanta magnificenza!
In un’ora da Epidauro giungo al canale di Corinto. Mi fermo stupita a guardare quest’opera ingegneristica e la prodezza di un equilibrista che mi regala uno spettacolo sorprendente: attraversa il canale su una fune d’acciaio tesa poco sotto il ponte. Tiene un bilanciere per trovare più equilibrio e il mio cuore sussulta più volte quando sembra che stia per cadere giù.
Nell’ultimo giorno in Grecia decido di concedermi un pranzo a base di aragoste al porto del Pireo. E’ un’occasione che non mi perdo ogni volta che passo da Atene. La mia terrazza sul mare preferita è il Bagg Eir, un ristorante a conduzione familiare dove il pesce è freschissimo e i prezzi sono contenuti.

ristorante Bagg Eir al Pireo

Sorseggiando un bicchierino di Ouzo ghiacciato compro on line il biglietto per il passaggio in nave da Patrasso a Bari. Sulla A8 e sull’autostrada A5 il traffico è scorrevole. Aspettando di imbarcarmi mangio una fetta di pane nero col miele del Monte Imetto, pregustando il relax della traversata prima dell’ultima tappa da Bari fino a casa.

 

 

INFORMAZIONI UTILI

Arrivare a Corfù
Da Ancona – passaggio ponte 1 persona +moto: 280 euro circa – Anek Superfast (partenza 13:30 arrivo 5:30)
Da Bari – passaggio ponte 1 persona +moto: 244 euro circa – Anek Superfast (partenza 19:30 arrivo 04:00)
Da Brindisi – passaggio ponte 1 persona +moto: 150 euro circa – Grimaldi Lines (partenza 13:00 arrivo 20:30)
Da Corfù a Saranda (Albania) – passaggio ponte 1 persona +moto: 50 euro circa (2 partenze al giorno)
Da Kavos a Igoumenitsa – passaggio ponte 1 persona +moto: 20 euro circa (partenza ogni quattro ore
Da Patrasso a Bari – passaggio ponte 1 persona +moto: 111 Euro (partenza 18:00 arrivo 12:00)

Crociere di un giorno a Corfù
I costi oscillano da 28 a 50 euro in relazione al circuito e al tipo di pranzo che viene servito a bordo. Ci sono molte offerte sul luogo, in linea di massima si equivalgono tutte. E’ conveniente acquistare in loco, verificare la grandezza, il tipo di barca, e i servizi offerti.
Se si preferisce prenotare con anticipo: https://www.getyourguide.it/

Dormire nell’isola di Corfù
Si dorme ovunque nell’isola di Corfù, anche con poco, ma occorre un po’ di prudenza nello scegliere la struttura: troppo spesso i privati affittano catapecchie vergognose a prezzi alti.
Thalassa Apartments & Studios
Sul lungomare di Kavos. Ubicati al piano terra, tutti i monolocali dispongono dell’aria condizionata, di un patio, di una terrazza, di un angolo cottura con forno a microonde, fornelli, zona pranzo e di un bagno privato con doccia. Parcheggio privato gratuito (Camera doppia circa 50 euro a notte)
Ekati Mare Suites & Villas
Sul lungomare di Kavos. La sistemazione dispone di cucina ben attrezzata, soggiorno, bagno privato, TV a schermo piatto, microonde, aria condizionata e lavatrice. Parcheggio privato gratuito. (Camera doppia circa 50 euro a notte)

Itinerari nel Peloponneso
Saranda – Igoumenitsa: tramite SH97 – km 66 – 1 ora e mezza
Igoumentisa – Patrasso: via lago Amvrakikos E55 – E952 A5 – 200 km – 3 ore
Patrasso – Olympia: tramite strada costiera E55 – 120 Km – 1 ora e 40
Olympia – Kalo Nero: tramite E09 – 50 km – 40 minuti
Kalo Nero – Voidokilia Beach: tramite E55 e A7 – 64 km – 50 minuti
Voidokilia Beach – Kalamata: tramite E09 – 47 km – 50 minuti
Kalamata – Sparta: tramite la 82 – 66 Km – 2 ore
Sparta – Monemvasia: tramite EO Monemvasias Krokeon – 95 km – 1 ora e 40
Monemvasia – Micene: tramite EO Monemvasias Krokeon – E961 – 200 Km – 3 ore
Micene – Epidauro: tramite E070 – 54 km – 1 ora
Epidauro – Corinto: tramite EO Epidavrou Isthmou Archaias – 60 km – 1 ora
Corinto – Pireo: tramite A8 ed E994 – 82 km – 1 ora
Pireo – Patrasso: tramite A8 ed E65 – 200km – 3 ore

Dormire nel Peloponneso
Igoumenitsa Hotel Zigos: ubicato a 50 metri dal porto di Igoumenitsa, l’Holiday Zigos offre un giardino, una terrazza solarium, il WiFi gratuito e un ottimo parcheggio privato per la moto. (DUS 50 euro a notte)
Patrasso Hotel Astir: è un ottimo 4 stelle – Ristorante e piscina sul roof garden, propone piatti della cucina greca e internazionale e viste panoramiche sul Golfo di Patrasso e sulla città. Tutte spaziose, le camere dispongono di arredi moderni, della connessione wireless e di una TV satellitare. (DUS con vista sul mare 65 euro a notte)
Kalamata Hotel Ostria: situato proprio di fronte alla spiaggia di Kalamata sul lungomare, l’Hotel offre un bar e camere con WiFi gratuito. Dotata di parcheggio gratuito, la struttura si trova a 2 km dal centro di Kalamata. (DUS 95 euro a notte)
Monemvasia Hotel Panorama: albergo a tre stelle situato su una collina di Monemvasia, con vista diretta sul castello e sul mare. Le camere sono climatizzate e dispongono di set di cortesia e TV satellitare. Parcheggio per le moto. DUS vista mare 130 euro a notte, DUS vista montagna 85 euro a notte.
Epidauro Hotel Yalasi: moderno e accogliente albergo a tre stelle a sette chilometri dal sito archeologico, ha ampie terrazze/verande arredate con vista panoramica sulla baia di Argosaronikos, sul mare e sulle isole. Ha il parcheggio e la connessione Wi-Fi, dispone di appartamenti con cucina e camere, ma non del ristorante. (DUS 60 euro a notte)

Cosa mangiare
Nelle cittadine costiere è possibile mangiare buon pesce nei ristorantini sul mare. Un secondo di pesce cotto alla griglia, accompagnato da patate e verdure di stagione e dal vino bianco costa tra i 15 e i 25 euro.
Imperativo assaggiare la mussaka (pasticcio di melanzane, carne tritata e formaggio) e iniziare il pasto con i crostini di pane sui quali spalmare lo tzatziki, una crema a base di yogurt, aglio e cetriolo.

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