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BELLA LITINETSKI thebella.lit: bikelife in Italy

Bella Litinetski, la storia di una donna che vive la sua passione a 360°

Raccontaci chi sei in un #TWEET

Sono una ragazza con il casco in testa e la moto nel cuore.

Bella Litinetski

Bella Litinetski, il tuo cognome tradisce origini Italiane. Perché?

Perché non lo è! Sono nata in Israele da genitori di origine Russa. Mi sono trasferita in Italia 7 anni fa.

Ci racconti il tuo curriculum … vuoi presentarti alle amiche di motospia.it?

Sono prima di tutto una motociclista, ed è proprio la mia passione per la moto che spinge tutte le mie aspirazioni professionali. Sono una Automotive e product designer, per passione faccio la reporter, tester e blogger nell’ambito delle moto.

Bella Litinetski

Ho conseguito il Master allo IAAD di Torino. Come Designer ho avuto esperienze e collaborazioni con importanti realtà nel settore, mentre come blogger e reporter collaboro con varie realtà sia in Italia che all’estero.

Raccontaci la tua giornata normale e quella ideale.

Quando lavoro su un progetto di design le ore e le giornate si mischiano tra sketch, idee e revisioni del design. La giornata ideale invece, non saprei ma ci sono alcune che si avvicinano, ad esempio quelle che trascorro in pista con il marito e gli amici.

Il mondo moto … cos’é per te?

Direi che ormai il mondo delle moto per me è tutto. Mi sono immersa così totalmente in questa passione che ogni cosa che faccio passa in qualche modo attraverso questa lente.

Bella Litinetski

Sei specializzata nel design delle moto, raccontaci il tuo processo creativo: dove, come e quando.

Il dove cambia a seconda delle collaborazioni, il come invece, è sempre lo stesso, con risultati profondamente diversi. Quando mi viene richiesto di sviluppare una nuova idea di moto, mi immedesimo nel suo potenziale acquirente e mi immergo nel mondo dei valori e delle diverse estetiche congeniali a questa persona. Essere designer è un po’ come essere attori, non puoi essere convincente se non esplori il personaggio fino in fondo, e cosi non puoi produrre un prodotto genuino se non capisci i bisogni ed i valori degli utenti finali.

Bella Litinetski

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Trovo che la fonte d’ispirazione è il progetto stesso, la necessità di dare una soluzione estetica e funzionale, pensando soprattutto al carattere finale del prodotto, che emozione dovrà suscitare per chi lo vede e per chi lo compra.

In fase di progettazione, quando parliamo di proporzione, ergonomia ecc… viene presa in considerazione la figura femminile?

Non mi è mai (ancora) capitato di partecipare ad un progetto che prevedeva la considerazione specifica per la figura femminile. In realtà le moto vengono progettate per gli umani, e per le variazioni che ci sono tra tutti noi. Una moto con la sella bassa è adatta, ad esempio al 50% delle donne ma anche ad un 15-20% degli uomini, e così via. È ovvio che una moto che esclude la maggioranza degli uomini per la sua altezza, proporzioni e peso, escluderà quasi tutte le donne. Credo che il discorso delle “moto da donna” riguardi il mercato e le sue caratteristiche rispetto al puro design, proporzione ed estetica.

Come sei riuscita a coniugare la tua passione per i motori, il design e un mondo moto prettamente maschile?

A chi pensa che la moto sia un mondo maschile, lo invito a fare un giro in un centro stile. Anche all’università su una classe di 30 persone ero l’unica donna, poi (per fortuna) è arrivata un’altra ragazza con la quale ho anche sviluppato qualche progetto. Comunque trovo che ai vertici di aziende strutturate, in questo mondo moderno, non ci sono tanti problemi che nascono dalla disparità. Ho sempre incontrato solo rispetto, curiosità ed interesse per la mia passione e il mio stile di vita completamente immerso nel modo delle due ruote.

 

Attualmente esiste un designer moto da te preferito e a cui ti ispiri? Perché?

Ho avuto la fortuna di conoscere tanti designer ed artisti in questo mestiere, e da ognuno di loro ho imparato qualcosa. I progetti e le forme finali che assumono le moto dipendono spesso dalle decisioni aziendali, quindi ammiro soprattutto le persone che riescono a spingere il loro concetto fino in fondo. Quelli che a fronte di un problema si adoperano a trovare una soluzione meccanica, creando strade in posti che non esistono, in reparti che non gli competono, tutto per la buona riuscita del progetto, per veder materializzata la loro visione. Ne ho conosciuti alcuni così, ed è la gente che secondo me ha prodotto alcune delle moto più belle ed innovative degli ultimi anni.

Per una moto #girl #friendly cosa aggiungeresti alle moto attualmente in commercio?

Penso che le moto potrebbero essere più personalizzabili dal punto di vista ergonomico. Però bisogna anche rendere le girls più moto friendly, facendo più informazione sul fatto che bisogna rendere la moto adatta a se stesse.

La tua moto ideale e perché.

So già come andrà a finire, e so che mi ritroverò con 5 o più moto che ritengo “ideali”. Non necessariamente le più belle, le moto ideali per me sono quelle che per qualche loro particolarità riescono ad emozionarmi, anche quando non sono più nuove e luccicanti.

Ti intendi anche di meccanica?

Il design delle moto è abbastanza diverso da quello delle macchine. Mentre per le auto si studia l’estetica di un involucro, nelle moto tutti i componenti sono visibili ed importanti. Quindi occorre anche sapere la funzione e ipotizzare nuove configurazioni. Oltre ovviamente alla necessità di sapere cosa scrivere quando recensisco una moto e riuscire a regolare le sospensioni quando vado in pista, o quando preparo qualche progetto per me!

La moto… strada, pista o viaggi?

Tutti i tre! Però con moto diverse.

Strada, pista o viaggi, tre esempi che ricordi e ti hanno colpito.

In pista mi è capitato di guidare una BMW R1200r, era un uso talmente improprio di questa moto che mi è rimasto impresso nella mente.

Su strada uno dei ricordi più belli è stato quando ho ricomprato la mia Suzuki SV650 dopo 3 anni con un’altra proprietaria, mi sono emozionata moltissimo e alla fine avevo male alle guance perché ho sorriso per un’ora e mezza dentro il casco.

Nei viaggi non ho un singolo episodio da raccontare, ma mi piace partire ed esplorare il territorio dove mi trovo, alla scoperta di angoli nascosti. A volte capita di trovare posti bellissimi che nessuno conosce, neanche Google maps!

Bella Litinetski

Faresti uno schizzo per womenonbike della moto ideale per le donne?

Possiamo provare, ma dobbiamo definire meglio il target 😉

Il tuo messaggio per tutte le amiche di motospia.it?

Penso che il messaggio più importante è di non avere paura di provare e a dedicarsi alla propria passione. Anche se può essere difficile, strana e complicata!

 

Non dimenticate di seguire thebella.lit in tutte le sue avventure!

Bella Litinetsky

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