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VIAGGI CON TRASPORTO MOTO Un valido sistema per allargare gli orizzonti o la scorciatoia dei motociclisti pigri?

trasporto moto

Quando affrontiamo la pianificazione di un viaggio, i primi elementi con cui fare i conti sono il tempo e il danaro: tanto più alta sarà la disponibilità di queste fondamentali risorse, tanto più lontano ci potremo spingere.

Sicuramente a chiunque viaggi in moto piace caricare la propria cavalcatura all’inverosimile e partire all’avventura verso destinazioni lontane ed esotiche senza l’assillo del tempo a disposizione. Ma a meno che non siate pensionati facoltosi o ricchi nullafacenti, vi troverete inesorabilmente davanti alla necessità di incastonare i vostri viaggi esattamente in quell’unica finestra temporale disponibile che il vostro lavoro vi concede.

Ecco che mete lontane come l’Islanda, Capo Nord o l’Africa, il più delle volte rimangono soltanto un sogno o vengano affrontate come dei tour de force, con tappe lunghe, serrate e veloci che poco si conciliano con lo spirito tipico dei grandi viaggi, fatto di osservazione, esplorazione e tempi dilatati.

Ma la soluzione c’è ed è il trasporto moto.

Sono sempre di più i tour operator del settore, o i professionisti del trasporto, che offrono questo interessante servizio di supporto per i moto travelers.


Per quei pochi che non conoscono ancora questa interessante opportunità,
stiamo parlando della possibilità di affidare la propria moto a corrieri specializzati che, il più delle volte su gomma, si incaricano di trasportarle a destinazione unitamente ai bagagli. A questo punto ci si può tranquillamente imbarcare su un aereo e dopo poche ore arrivare nella meta designata, mettersi il casco e partire per la propria avventura. Alla fine del viaggio si carica nuovamente la moto sul camion e si torna a casa.

Il problema è che attorno a questo modo di viaggiare si accalcano alcune obiezioni, in qualche caso delle vere e proprie alzate di scudi, da farlo sembrare un tema religioso. Vediamo se tutte le critiche sono fondate e soprattutto, senza preconcetti, cerchiamo di analizzare sia i vantaggi che gli svantaggi di questa diversa modalità di viaggio.

Il primo appunto è di ordine squisitamente filosofico: il vero viaggiatore parte da casa e vi fa ritorno in sella alla sua moto, costi quel che costi. Tutto il resto sono solo scorciatoie da smidollati.

Partendo dal presupposto che ognuno di noi vive la moto come più gli piace e che, personalmente, trovo sgradevole qualsiasi presa di posizione volta ad affermare il proprio pensiero come verità unica ed assoluta, anche chi gradirebbe affrontare un viaggio con questa modalità potrebbe trovarsi nell’impossibilità di metterla in pratica.

Se abbiamo a disposizione le canoniche due settimane ad agosto, ed intendiamo visitare mete lontane, è assai probabile che il nostro viaggio dovrà essere programmato prevedendo tappe impegnative dal punto di vista chilometrico e, soprattutto, che non lasceranno molto spazio alle divagazioni tipiche dell’attività più bella del mondo: fermarsi per visitare località interessanti, lasciarsi rapire da quella deviazione che ci sembra così allettante, visitare un’attrazione inaspettata.

Prendiamo ad esempio una delle mete più ambite e gettonate per il mototurista: Caponord.

Se volete raggiungere la leggendaria Nordkapp partendo da casa vostra, magari nel centro Italia, vi aspetta un magnifico viaggio di 9/10000 km che se affrontato in 15 giorni si traduce in tappe giornaliere di 6/700 km che, ahimè, non vi lasceranno molto margine per visite turistiche o divagazioni di qualche genere, senza considerare che se le vostre disponibilità in termini di ferie sono ancor più ristrette, sarete inesorabilmente costretti a rinunciare.

In realtà la Norvegia è un paese meraviglioso da esplorare, con una natura straordinaria e sorprendente, che merita sicuramente una visita accurata e possibilmente lenta. Andare solo a Caponord, ignorando paradisi come le isole Lofoten, in nordovest dei fiordi, la capitale artica Tromso o mille altre meraviglie è un peccato di cui nessun motociclista dovrebbe macchiarsi.

Ma vedere anche solo una parte di queste località, con soli 15 giorni e partendo da casa, è pressoché impossibile.

Diverso il discorso se la nostra moto è già sul posto ad aspettarci. Ci risparmiamo migliaia di km inutili e noiosi di autostrada potendo concentrare le nostre energie esclusivamente sulla visita e l’esplorazione di un paese incantevole.

Seconda eccezione: il trasporto moto è una roba da ricchi.

In realtà non è esattamente così ed è la matematica a venire in nostro soccorso. Continuando nel solco dell’esempio del viaggio a Caponord, abbiamo provato a fare due conti, giungendo a conclusioni quanto meno interessanti. Vediamo nel dettaglio.

Se facciamo portare la moto ad Oslo ci risparmieremo, tra andata e ritorno, circa 5000 km, il che significa, più o meno, 8 giorni di viaggio.

Considerando di viaggiare in coppia calcoliamo, necessariamente a spanne, quanto ci costerebbe arrivare sul posto a cavallo della nostra moto.

8 pernottamenti si traducono in 400 euro di spesa, ed altrettanto per tre pasti al giorno.

Prendendo come riferimento una moto capace di fare 20 km/l, risultato non alla portata di tutti quando si viaggia in due col bagaglio, ci vorranno altri 400 euro di benzina ed altrettanto per pedaggi autostradali e traghetto; a ciò poi bisogna aggiungere almeno “mezzo” treno di gomme e una buona fetta di tagliando da immolare sull’altare del trasferimento.

Tirando le somme, parliamo di circa 1500/2000€, che è esattamente il costo applicato dai tour operator del settore per un trasporto moto in quelle località, a cui però va aggiunto comunque il costo del biglietto aereo per recarsi sul posto, che per due persone significa dai 200 ai 400 euro.

Certo, tipologia di moto, consumi, intervalli di manutenzione, viaggio in solitaria o in coppia, strutture che scegliamo per vitto e alloggio, possono spostare sensibilmente l’ago della bilancia delle nostra decisione, ma sono comunque tutti elementi da tenere in considerazione non solo nel caso di viaggi fai da te, ma anche per la scelta di viaggi organizzati, visto che il mercato offre soluzioni di entrambe i tipi.

Certi del fatto che un anno chiusi in casa per l’emergenza pandemica ci abbia fatto sognare viaggi meravigliosi per la prossima estate, non ci rimane che metterci a tavolino e cominciare a pianificare. Magari allargando i nostri orizzonti con il “trasporto moto”.

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