Per un’intera settimana Rimini è stata teatro di motori facendo eco agli scarichi rombanti e dipingendosi dei colori dei numerosissimi piloti presenti:
The Distinguished Gentleman’s Ride è un evento singolare nel suo genere che si svolge, in un’unica data, in tutto il mondo in quelle città che ne hanno richiesto la possibilità di “ospitarlo”.
Si tiene l’ultima domenica di settembre, quando gentiluomini e gentildonne girano in sella alle rispettive motociclette Cafè Racer, Bobber, Classic, Tracker, Scrambler, Old School Chopper, Modern Classic, Sidecar, Classic Scooter, Brat Styled per sensibilizzare e raccogliere fondi per la ricerca sul cancro e per i programmi psicologici destinati al genere maschile.
Alcuni motociclisti della zona, infatti, hanno deciso di unirsi a questa ragnatela già ben tre anni orsono, grazie anche all’intervento del MAC: Motociclette Americane Club di Rimini.
The Distinguished Gentleman’s Ride a Rimini
Collaudati nelle due precedenti edizioni, gli host riminesi hanno dato appuntamento alle 9:00 in Largo Boscovich (sotto la ruota, per intenderci) concedendo un’ora per il ritrovo. Dalle chiacchiere alle foto ai ritardatari, era più che giustificata!
Vedere arrivare moto a go go accolte, man mano che sfilavano, con tanto affetto e calore da altri riders, sebbene sconosciuti, ha già aiutato a creare un clima socievole e incline alla condivisione.
C’è chi è giunto da solo, ma non ha faticato a fare amici; c’è chi era in coppia e poi veri e propri gruppi organizzati e coordinati tra loro: quasi fosse un raduno della RAF (Royal Air Force)! E sì: perché non solo le moto, ma anche l’abbigliamento, un po’ dandy, è rigorosamente disciplinato dal codice del DGR.
Alle 10:00, finalmente, la partenza! Scortati da due poliziotti in moto e preceduti da un pick-up, con tanto di fotografi nel cassone, abbiamo sfilato per le vie del mare, attirando tanta attenzione e creando sicuramente curiosità tra la gente che abbiamo incontrato.
Eravamo così belli, compatti e radiosi che nemmeno il traffico rallentato sembra averci “maledetti” troppo!
Ovviamente il corteo era lento, e più di qualche moto ha rasentato l’ebollizione, ma i km che ci separavano dall’aperitivo non erano tanti. Dopo aver sfilato, ci siamo fermati al Caffè Centrale di Miramare dove siamo stati straviziati con portate d’ogni genere e sapore.
Questo pit-stop è stato sia molto gustoso, che davvero utile per continuare a conversare e a tessere amicizie nuove. Ho scoperto, infatti, che tanti miei compagni venivano da fuori: dal Veneto come dalle Marche o anche dalla Toscana.
Tra l’altro, sebbene non fossero molte, ho scovato anche alcune motocicliste una delle quali, riminese DOC, dice di guidare la moto da ben cinquant’anni! E seriamente intenzionata a non lasciarla più!
Il giro per i colli
Forse non tutti sanno che Rimini, oltre al mare e al divertimento, ha anche dei colli bellissimi che la circondano. E infatti, i nostri tour leader, hanno proprio deciso di farci passare da “dietro”, attraversando Via S. Aquilina – dove si può scorgere il museo dell’aviazione – e ritornando infine al punto di partenza.
Qui, purtroppo, ci si è sparpagliati un po’. Non tutti hanno aderito al pranzo insieme, quindi è stata l’occasione per accomiatarsi e, perché no, per prendere qualche numero di telefono.
Come dico sempre io, è che la moto è democratica. Se si vive serenamente e senza astio e campanilismo, è forse il modo migliore per circondarsi di tante persone.
In fondo, siamo tutti gentiluomini, no?