La BMW ha brevettato recentemente una particolare ciclistica con telaio e forcellone in pezzo unico in carbonio. Per assicurare l’escursione alla ruota si fa conto sulla flessibilità “orientata” della fibra di carbonio del forcellone.
Non è la prima volta che sentiamo parlare di telai o forcelloni in carbonio. Bene o male ne abbiamo già viste diverse proposte. Nelle corse e anche su strada. Come ad esempio nell’ultima Ducati Superleggera V4. BMW ha però brevettato un sistema che combina entrambi i componenti in un solo pezzo! Il design standard delle motociclette si basa su un telaio che ospita il motore e la sospensione della ruota anteriore. La ruota posteriore è solitamente guidata da un forcellone infulcrato nel telaio principale o nel blocco motore. Il forcellone può essere a uno o più montanti (bracci).
Bracci oscillanti in carbonio con deformazione controllata
Con il suo brevetto, la BMW sta intraprendendo una strada completamente diversa. I bavaresi fanno a meno di una separazione strutturale del forcellone e del telaio principale. Sia il telaio che il forcellone sono formati da un laminato in fibra di carbonio. Con il forcellone che è quindi parte integrante del telaio principale.
La costruzione utilizza le proprietà dei componenti in carbonio, che possono essere estremamente rigidi in una direzione e rimanere flessibili nell’altra direzione se sono costruiti in modo appropriato. Nel brevetto BMW, il forcellone è rigido nella direzione trasversale, mentre viene realizzato con una certa flessibilità nella direzione verticale. Questo allo scopo di imitare il movimento di oscillazione convenzionale. Il sistema BMW non fa a meno dell’ammortizzatore. È necessario per smorzare il movimento della ruota posteriore e per influenzarne la rigidità.