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Riprende il mercato indiano nonostante Covid, Iva e Cina +10% sul mercato indiano delle due ruote

Il mercato indiano delle due ruote prova a riprendersi dopo il crollo della prima metà del 2020. Ad agosto le vendite sono tornate a salire, segnando +10% rispetto allo stesso mese del 2019, con un totale di 1,73 milioni di nuovi veicoli.

Hanno contribuito all’inversione l’allentamento del lockdown da Covid e la ripresa della mobilità privata, ancora più adottata da molti indiani proprio per evitare l’affollamento sui mezzi pubblici.

Mercato indiano. Anche se i numeri dei contagi nel subcontinente sono in continua crescita, il lockdown è stato ridotto perché la crisi economica sta colpendo duramente: secondo molti analisti il paese perderà almeno il 10% del Pil quest’anno. E le conseguenze negative su occupazione e reddito della classe media colpiscono inevitabilmente anche quello che era diventato il più grande mercato di moto del mondo.

Pertanto, nonostante la ripresa in corso, il 2020 si concluderà con un rilevante calo di fatturati per tutti i costruttori e venditori in India. Ad agosto le vendite da inizio anno si sono fermate a 8 milioni di veicoli nuovi, ben il 39% in meno rispetto ai primi 8 mesi del 2019. Il recupero in atto, secondo analisi di mercato, dovrebbe permettere a fine anno di ridurre questo gap a -23%. Cioè nel 2020 si venderanno in India poco più di 15 milioni di moto nuove rispetto alla cifra di oltre 20 milioni del 2019.

Mercato indiano
La Honda Unicorn, tra le best seller del mercato indiano

I dati di vendita delle due ruote ad agosto dei principali operatori nel mercato indiano sono i seguenti: Hero Motors si conferma primo player con oltre 550.000 unità (+15% congiunturale sul mese precedente, +12% tendenziale su agosto 2019), seguito da Honda (oltre 420.000 unità, +38% congiunturale, + 0,6% tendenziale), TVS Motor (circa 220.000 unità, + 46% congiunturale, -0,6% tendenziale), Bajai Auto (173.320 unità, +17% congiunturale, +3% tendenziale).

A dare qualche speranza in più al settore per il prossimo futuro è stato l’annuncio governativo a fine agosto di un possibile calo dell’Iva sulle due ruote, dal 28% al 18%. I prezzi alti su cui incide molto la tassazione sono infatti un’altra ragione del rallentamento del mercato, che dopo molti anni di forte crescita era infatti già andato in stagnazione nel 2019.

Ulteriore incertezza, dal punto di vista invece della produzione, viene dalla tensione tra India e Cina in seguito agli scontri sul confine himalayano quest’estate. Infatti la decisione del governo di Delhi di bloccare le importazioni dalla Cina ha messo in difficoltà molti costruttori indiani che devono trovare dei sostituti ai loro fornitori cinesi di componentistica.

 

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