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LAZZODURO 2022: APERTE LE ISCRIZIONI

Lazzoduro 2022: 10 settembre. Attivo da sabato il form online per iscriversi alla Endurance motociclistica diventata ormai un grande classico per gli appassionati.

 

Correte ad iscrivervi, i posti disponibili sono 300. Tanti? Non come potreste pensare.

La Lazzoduro, Endurance motociclistica giunta alla sua 18^ edizione, è una manifestazione molto sentita dagli appassionati, ed i posti a disposizione vanno a ruba in pochissimo tempo.

Qual è la sfida?

Chi meglio di coloro che hanno ideato questa manifestazione può spiegarla? Ecco allora le parole di Claudio Invernizzi, uno degli ideatori della manifestazione: “Il LAZZO…lo ami, lo odi, lo apprezzi e lo detesti. E’ l’alba quando scaldi il tuo cavallo d’acciaio. La testa già ti gira all’idea di tutti i tornanti che dovrai affrontare, ma il pensiero del VERO lazzista è il godere del magnifico percorso e portare a termine l’ultimo tornante. Ti togli dalla testa il concetto di tempo e la voglia di smanettare e ti concentri sulla strada, senti il dolore nelle mani, senti il freddo nella schiena ma vai avanti ancora, un passo dopo l’altro e un altro ancora. Arrivi stremato alla fine ma non esiste gioia così grande di aver vissuto con la tua moto, con i tuoi amici e con te stesso la sfida del giorno.

Fabrizio Bianchi, presidente del Moto Velo Club Lecco, organizzatore di questa Endurance d’ alta quota, nella nostra chiacchierata ci tiene a sottolineare come il Lazzoduro non sia assolutamente una gara. Motivo per il quale non esiste cronometro. E non solo.

Non è prevista alcuna graduatoria, proprio perché uno degli obiettivi non è mettere in competizione i motociclisti con gli altri partecipanti, quanto piuttosto far godere loro appieno della gioia dell’essere in sella. Il Lazzoduro è piuttosto una competizione con sé stessi, un modo per provare di potercela fare.

700 chilometri in una giornata possono non essere eccessivi, ma sulle ruote e sulle spalle del motociclista incidono quando sono composti solo ed esclusivamente da passi e valichi, da curve e tornanti. Al punto che molti dei partecipanti, quando arrivano alla fine, si definiscono “ubriachi”.

 

Come si svolge

Partenza all’ alba, tra le 05:00 e le 06:00 del mattino. Quest’anno si riparte da Lecco con destinazione Livigno, una rievocazione della prima Lazzoduro svoltasi nel 2005 tra un gruppo di amici.

Ogni motociclista al momento dell’iscrizione conosce punto di partenza e di arrivo. Solo poche ore prima dell’avvio viene consegnato una sorta di road book con indicati i punti di passaggio. L’ idea, semplice nella sua genialità, è di usare come punti i cartelli stradali, così che nessuno possa cadere in errore.

Lo staff, come ci racconta Fabrizio, sale in sella alle proprie moto e testa il percorso 7-8 volte, anche fino a pochissimi giorni prima della data di partenza, proprio per essere certi che i cartelli non siano variati, e che le strade siano percorribili.

Inoltre ad ogni partecipante viene dato un adesivo da apporre sul casco, una sorta di “segno distintivo” così da riconoscersi lungo il percorso.

Il tragitto scelto ricorda la forma di un lazzo, da cui nasce il nome della manifestazione. Superata la metà del tragitto sono previste due “vie di fuga”. Queste permettono al motociclista che vede compromessa per qualsiasi motivo (fisico, mentale, meccanico) la propria capacità di proseguire di raggiungere il punto di arrivo in poco più di mezz’ ora di strada.

Perché partecipare

Fabrizio Bianchi e il Moto Velo Club Lecco attendono come tutti gli anni qualsiasi motociclista che voglia provare l’esperienza del Lazzoduro. Si può iscrivere qualsiasi due ruote, di qualsiasi cilindrata, compresi mezzi storici.

Lazzoduro è un’iniziativa che coniuga l’aspetto ludico a quello prettamente turistico e, fin dagli esordi, ha sempre riscosso importanti consensi, annoverando partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia. Ogni partecipante è autonomo e può raggiungere il traguardo senza aiuti esterni e con il ritmo e tempi a lui più consoni.

Lazzoduro è una fatica senza fatica! E’ una sfida con te stesso, Km dopo Km . Devi dare il 100 % nella prima metà del percorso e se questo non basta, nella seconda metà devi dare ciò che è rimasto.

E quando arrivi in fondo pensi a quello che disse M.Johnson. L’unico che mi può battere sono io! “. Parola di Ivo Cotic, partecipante della Lazzoduto.

Si ringraziano Moto Velo Club Lecco e Davide Varotto per le immagini.

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