Da Albacete a La Seu
Partita da Albacete, ho deciso di percorrere l’interno della Spagna utilizzando le “carrettere rosse”: N420 per Montalban, N211 per Teruel, Alcaniz, Mequinenza, Caspe, Lleida proseguendo sulla C14 fino a La Seu, a pochi chilomentri da Andorra, sui Pirenei Catalani. Utilizzare le “carrettere rosse” e, per tagliare, alcune stradine provinciali è stata una mossa vincente: strade assai particolari in un paesaggio naturale speciale – quello delle Sierre e dei parchi naturali del centro nord della Spagna – diverso da ciò che ci si aspetta.
Terra rosso fuoco
Mentre guido la mia GS1250 vedo intorno a me a perdita d’occhio terra rosso/ferrosa appena arata che si alterna al giallo delle stoppie rimaste dopo la raccolta del grano. Pochi alberi, quasi inesistente la vegetazione spontanea. Niente ombra, 38/42 gradi. La strada è in leggera salita ma nemmeno te ne accorgi: curve aperte, dolci, a volte paraboliche che ti consentono di piegare a velocità sostenuta. Dopo 100 chilometri di curve in leggera salita ti trovi a correre con la tua moto per un altopiano secco, fatto di rocce rosse, a 1400 metri di altezza…. E ti accorgi a un certo punto che sei circondata da canyon di rocce rosso fuoco, come in Arizona, che, in alcuni punti fanno da pareti lisce e alte alla strada…
Rocce da western
Inizialmente, lanciando la mia moto in mezzo a queste alte pareti di roccia rossa, mi sono detta: – hanno tagliato la montagna per farci passare la strada – E invece no! In lontananza intravedi una parete a strapiombo di roccia rossa isolata in mezzo a un campo giallo … che grida “salvami, salvami da questa temperatura altissima”! E sali, scendi, curvi, ti srotoli lungo la strada dall’asfalto perfetto e apri il gas, per piegare seguendo le curve paraboliche che si arrotolano e si srotolano intorno alle rocce rosse. Aspettavo che da un momento all’altro uscisse da una traversa -rigorosamente segnalata con cartelli che partono da 200 metri prima (90/80/70/60) – il regista Sergio Leone, la sua macchina da presa su rotaie, lo staff tecnico e gli attori con le pistole e i cavalli…
Piccole oasi di conifere
Ogni tanto – ma giusto in cima al “pico” più alto, compaiono le conifere….Il rosso e il giallo cedono il passo al verde e i 41 gradi si trasformano in 38… ma carichi di umidità… Con rammarico non ho potuto fermare la moto lì dove avrei voluto per fotografare tanata bellezza selvaggia. Le “carrettere rosse” che percorrevo proprio in mezzo alle cattedrali di rocce rosse sono tutta una curva, sarebbe stato pericoloso fermarsi. Mi sono accontentata di qualche foto da un’area di sosta. Non ha ritratto la magnificenza del panorama naturale e l’emozione che si prova a “cavalcarlo” in moto… o a camminarci dentro, ma va bene così!
Relax serale montano
La sera è anche bello godersi una cena in montagna, a La Seu, presso l’Hotel Dolcet, un albergo moderno elegante e accogliente, nel cuore del piccolissimo centro storico.
Un suggerimento per i bikers interessati: l’interno della Spagna e le “carrettere rosse” vanno esplorati da ottobre a maggio. Meglio evitare i mesi estivi!