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Guida sicura: il comfort spesso non è ciò che immaginiamo Le moto confortevoli non sono quelle che ce lo fanno pensare

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Chi non ha molta esperienza di guida è spesso portato a pensare che alcuni tipi di moto offrano più comfort di altri semplicemente perché hanno un aspetto più rassicurante e hanno una sella più vicina a terra. Ad esempio, le custom.

Se guardando una moto custom siete portati a pensare che offra più comfort di altri tipi di moto, vi state sbagliando. Anzi, di solito è proprio il contrario. Perché una volta in sella si assume una posizione innaturale, con i piedi in avanti ed il carico del busto che grava quasi completamente sulla fascia lombare. Dopo pochi chilometri si è già stanchi, anche perché le sospensioni posteriori a bassa escursione che adottano la stragrande maggioranza delle custom non sono mai veramente confortevoli. E tutti i colpi (quasi sempre secchi perché non hanno sistemi di razionamento progressivo dell’ammortizzatore) vengono trasmessi alla schiena. E anche perché, in quella posizione, la spinta aerodinamica diventa insopportabile non appena si superano gli 80 km/h. Questo succede perché non si  può  fare affidamento sulla forza delle gambe per contrastarla.

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Insomma, l’unica cosa che hanno di confortevole le custom, è quando ci si siede da fermo e ci si gode il fatto di poter poggiare facilmente entrambi i piedi a terra.

Ma le moto non sono fatte per stare ferme. Ed è il comfort di guida in movimento che dobbiamo ricercare. Anche perché più ci sentiamo a nostro agio alla guida, più guideremo in modo facile, disinvolto e sicuro. Quindi, al momento di scegliere una moto, non facciamoci attirare dall’estetica o dal nome. Ma pensiamo anche a cosa ci dovremo fare e come lo vorremmo fare. 

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Per quanto riguarda la posizione di guida, sappiate che, se parliamo di guida su strada, quella ottimale consigliata è con il busto leggermente inclinato in avanti, le pedane perpendicolari o leggermente arretrate rispetto al punto di seduta, ed il manubrio abbastanza ampio. Inoltre l’altezza del manubrio deve essere più o meno a metà altezza del busto. In modo che le braccia siano orientate verso il basso quando lo si impugna. Nella vista laterale le braccia, poi, dovranno disegnare una linea retta dalle spalle alla punta delle dita (Il polso non deve risultare angolato impugnando le manopole). Mentre nella vista dall’alto le braccia dovrebbero assumere una leggera angolazione del gomito. Se il braccio risulta teso completamente anche dall’alto significa che siamo seduti troppo lontano dal manubrio e che sarebbe meglio avvicinarlo un po’ agendo sulle regolazioni. Come abbiamo spiegato in precedenza.

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