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Fase 2 in Italia: in moto sì o no?

alex lowes

La fase 2 per le moto non è molto chiara: motociclisti scalpitanti e opinioni differenti creano confusione e nessuno sa dare una risposta certa

fase 2

La fase 2 è iniziata.

Nel decreto del Presidente Conte si parla di attività commerciali, modalità di spostamenti, autocertificazioni, parchi, attività motoria. Ma le moto?

Ecco il punto 4 del DPCM.

Attività motoria e sportiva nel territorio regionale
È consentito lo svolgimento individuale o con componenti del nucleo famigliare di attività sportiva o motoria quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, camminata, corsa, ciclismo, tiro con l’arco, equitazione, tennis, golf, pesca sportiva, canottaggio, ecc.. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività, nei limiti del territorio regionale; è consentita l’attività motoria collegata all’addestramento di animali all’aperto;

Le moto e il motociclismo non sono menzionati, ma potrebbero essere inclusi nella lista dato la premessa “a titolo esemplificativo e non esaustivo” e l’”ecc.” finale.

In ogni caso è un veicolo privato col quale è consentito spostarsi per raggiungere il luogo di lavoro, visitare congiunti o raggiungere il luogo per svolgere attività motoria e sportiva.
Ovviamente solo ed esclusivamente all’interno dei confini della propria regione!

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La Federazione Motociclistica Italiana cosa dice a proposito della fase 2?

La FMI si è appunto preoccupata di chiarire un po’ le idee ai motociclisti per questa fase 2, creando un apposito “D&R” nel proprio sito.
Andando proprio a vedere nel sito nella FMI si possono vedere tutti i chiarimenti in merito.

Nel sito viene specificato che non è la FMI a decidere.

Le direttive che indicano chi possa utilizzare la moto come mezzo di locomozione, o a fini ludici e di attività sportiva, o per effettuare allenamenti sportivi o attività agonistiche motociclistiche, sono comprese nei Decreti del Governo e degli Organi regionali e comunali. Il Decreto del 26 aprile ha fornito delle indicazioni di massima su quanto accadrà dal prossimo 4 maggio. Sottolineiamo che la Federazione Motociclistica Italiana è in contatto con le massime Autorità politiche e istituzionali per portare avanti le istanze dei motociclisti, che comunque non possono non tenere conto dell’obiettivo di salvaguardare la salute di tutti, primario interesse di ciascuno.

Alcune Regioni, come ad esempio il Friuli Venezia Giulia, hanno inserito nella propria ordinanza il motociclismo come una delle attività consentite.

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Quindi nessuno ha vietato specificatamente lo spostamento in moto. Ma nessuno ha anche specificato che si potrà tornare a fare giri in moto tranquillamente come si faceva lo scorso anno in questo periodo.

Per quanto riguarda il Veneto, a distanza di qualche ora dalla promulgazione dell’ordinanza di Zaia, viene emesso un chiarimento riguardante quello che si può realmente fare in moto, e cosa no.

«Si può correre in moto per turismo? No, il Dpcm non ammette lo spostamento per turismo né in moto né in auto né con nessun altro mezzo di locomozione pubblico o privato. La moto si può usare, oltreché per lavoro e per salute (accesso a strutture ospedaliere per urgenze), per svolgere uno spostamento di necessità (es. spesa, acquisto giornale, tabacchi), per portarsi nel luogo in cui si ritiene necessario svolgere attività motoria o sportiva o, infine, come riconosciuto dall’ordinanza n. 46 come pratica essa stessa sportiva in circuiti o percorsi implicanti esercizio sportivo motoristico».

In ogni caso vale sempre la regola del buon senso e del senso civico di ognuno di noi; per salvaguardare gli altri e soprattutto noi stessi.

 

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