Nel provvedimento DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale a novembre sono tornate tutta una serie di limitazioni per contenere l’emergenza Covid-19: quindi moto sì o moto no?
Col nuovo DPCM, pubblicato a inizio novembre sulla Gazzetta Ufficiale, l’Italia viene divisa in tre. A seconda della gravità dell’epidemia di Covid19, le Regioni sono classificate con il classico sistema a semaforo: le restrizioni saranno sempre maggiori a seconda della situazione.
Le regioni sono state inserite in tre diverse zone e, a seconda del colore, la libertà di movimento cambia.
Le gialle si fermano solo di notte, nelle arancioni non si può entrare e uscire dal territorio regionale e nelle rosse c’è un vero e proprio lockdown.
Cosa succede agli spostamenti?
In tutta Italia scatta il coprifuoco notturno: dalle 22 alle 5 saranno consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
Torna quindi necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti, in tutta Italia, a seconda delle restrizioni regionali e dal colore della zona
- rossa, autocertificazione sempre
- arancione, autocertificazione se si esce dal comune
- gialla, autocertificazione di notte
Il mototurismo a novembre secondo il nuovo DPCM
Anche se quest’anno l’autunno ci sta regalando delle giornate soleggiate e tiepide, quasi primaverili, che fanno crescere la voglia di uscire in moto prima di riporla in garage per il periodo più freddo, le temperature e la situazione generata dalla seconda ondata della pandemia non rendono certo il periodo adatto ai viaggi in moto, soprattutto visti i rischi che mettersi in sella comporta già in situazioni normali.
Chi volesse andare in moto per fare turismo deve tenere a mente che in tutta Italia è raccomandato spostarsi se non per motivi di comprovata necessità, ma nelle regioni arancioni e rosse è vietato espressamente lo spostamento interregionale e da un comune all’altro.
Lo sport motociclistico
Le nuove restrizioni naturalmente hanno fermato palestre, piscine e anche altri impianti sportivi.
Anche se l’attività sportiva è consentita all’aperto e da soli, gli impianti rimangono aperti per competizioni e allenamenti solo agli atleti tesserati, professionisti o dilettanti. Si fermano quindi anche gli amatori della pista e del motocross, almeno fino al 3 dicembre.
Concessionari aperti
La buona notizia è che i concessionari rimarranno aperti in tutta Italia, e con loro le officine dedicate. Chi quindi si sposta in moto per lavoro non dovrà temere per svolgere attività di riparazione e manutenzione.
Naturalmente a seconda della regione e del colore assegnato l’autocertificazione si rende necessaria o meno.