Motospia

DELL’ORTO PRESIDENTE FORTUNATO

“Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da esseri inferiori” (Platone)

 

Ho utilizzato questa frase del maestro Platone per ricordare a Piaggio e Ducati le loro responsabilità sul mercato moto italiano, se Ducati ha compreso, Piaggio deve capire che l’assunzione di responsabilità non si può scegliere per convenienze del momento.

Il Consiglio Generale di Confindustria ANCMA, per le dimissioni del dott. Antonello Montante, arrestato per mafia, ha proposto all’Assemblea di EICMA spa il nome dell’Ing. Andrea Dell’Orto (già presidente in carica di Confindustria ANCMA) quale Presidente di EICMA spa, Esposizione Internazionale del Ciclo, Motociclo e Accessori. L’ing. Gianluca Vignaroli di Ducati Motor Holding spa è stato nominato quale nuovo membro del CdA di EICMA spa.

I NON RIELETTI: a sinistra l’ex Ministro degli interno Angelino Alfano stringe la mano all’ex Presidente di Eicma Montante (da La Sicilia)

Questo l’aspetto ufficiale e di facciata …

Al contrario questa notizia tocca nelle responsabilità sia tutti gli industriali della moto che hanno portato al vertice della loro Associazione confindustriale, principalmente interessata alle moto, un piccolo, ma molto sveglio imprenditore di bici (cinquecentomila euro il suo fatturato), sia soprattutto il presidente di Confindustria Boccia, che ai recenti Stati Generali gli aveva lasciato una visibilità seconda solo alla sua e che il suo predecessore, che ci sembra di ricordare essere il Presidente Squinzi, lo aveva addirittura incaricato come “responsabile della legalità”. Tutti questi importanti personaggi sono accomunati nel non essere stati capaci di capire che fra le brave persone con cui è lecito collaborare, si annidano anche quelli che ti usano per fini oscuri.

Non è colpa di nessuno, capita …

E capita anche per responsabilità di un benessere sempre più diffuso nonostante da anni la nostra economia stia attraversando momenti economici difficili, capita …
E capita che, col benessere di queste persone tutti abbassino la guardia nella valutazione delle persone, nonostante lo stesso nostro Presidente della Repubblica e le cronache di tutti i giorni ci invitino a stare in guardia dalla degenerazione del pensiero e dei comportamenti di persone, che debbono essere sempre considerate dalla Comunità “al di sopra di ogni sospetto”, a meno che non intervenga la Magistratura che lo può dire … anche se non si è ancora giunti al primo grado di giudizio.

Da mesi abbiamo sostenuto, la necessità di chiarire la posizione di Eicma, fonte di tutte le risorse economiche di ANCMA, diventato un giardino privato di Antonello Montante, per l’assenza del pensiero di consiglieri ben remunerati. Si è lasciato che la primaria fonte di sostentamento dell’Associazione degli industriali del settore della moto e della bici diventasse autonoma e indifferente alle esigenze finanziare della società capogruppo. E questo dopo che per oltre cento anni, la fiera delle Moto, trasformata poi in Eicma mantenesse l’ANCMA e tutte le molteplici azioni di lobbying create soprattutto negli ultimi 40 anni, per sostenere gli industriali del settore nel diffondere moto e bici come mezzo di trasporto e di divertimento.
Ora Presidente Dell’Orto, non ha più scuse, legittimato dall’Assemblea a gestire tutto il potere e con molti fondi a disposizione, deve impegnarsi per riportare i comparti moto e bici in primo piano, dal punto di vista politico, perchè i veicoli e componenti prodotti possano essere strumenti per risolvere i problemi della mobilità e soprattutto per fermare in modo definitivo quella voglia che i nostri industriali hanno di creare surrogati della loro attività all’estero.
Se da un punto di vista politico non è poco quello che le chiediamo, da un punto di vista operativo sarebbe opportuno una revisione approfondita dei bilanci di Eicma degli ultimi cinque anni, coinvolgere uomini e soprattutto donne che nella squadra hanno tenuto in piedi ANCMA/EICMA nonostante l’assenza di figure apicali impegnate a dimostrare più delle loro capacità, chi era il più forte.
Col venir meno delle discussioni su come e perché dovranno essere spesi i soldi generati col Salone Moto da EICMA, che ci auguriamo tornino a servire per promuovere le due ruote con iniziative più o meno buone come:
• Aprire le autostrade ai 125cc • Fare la patente oggi costa come acquistare uno scooter di seconda mano! Le patenti moto devono essere tolte alle autoscuole e affidate a evoluti concessionari di moto • I costi delle assicurazioni, ESORBITANTI! per scooter, moto e cinquantini; che si promuova un’indagine per smascherare quello che nei fatti è un cartello tra le compagnie, che tiene alti i prezzi delle po­lizze per le due ruote motorizzate, e una volta scoperto, non si commutino multe, che verreb­bero riversate sul consumatore, ma vengano perseguiti con la galera coloro che infrangono la legge • Rendere conveniente l’acquisto di abbiglia­mento tecnico e protezioni: se non vogliamo scontare l’iva come avviene in Inghilterra, ren­diamola agevolata, ad un’aliquota minima, del 4%. Si vedono in giro troppi caschi vecchi, rottamiamoli perché non più protettivi, op­pure giacche che di protettivo non hanno nul­la.

Siamo sicuri che Salvini e Di Maio appoggerebbero subito le sue proposte perché facili e veloci ricette che potrebbero diventare leggi dello Stato a costi risibili e tempi brevi …

E per finire, noi offriamo ad Andrea Dell’Orto Presidente l’idea per promuovere da parte di ANCMA un convegno a Cernobbio un “TAVOLO AUTOMOTO” gestito da ANCMA e sponsorizzato da FCA e UNRAE (lo dicono tutte le ricerche finora fatte che i mezzi della nuova mobilità saranno una convergenza di auto sulla moto e viceversa)

L’Italia, lo ha nel suo DNA, è l’unico Paese in grado di individuare i futuri modelli per la nuova mobilità: per genialità, per ambiente, per le industrie innovative, per la capacità di inventare linee e stile, per i migliori carrozzieri del mondo, per soluzioni innovative, per fantasia che da noi è sempre in eccesso … e non è detto che, individuati i brief dei prodotti, dai tavoli che verranno creati e si formeranno naturalmente, l’Europa non sia disponibile e molto interessata a finanziare progetti che risolverebbe i suoi problemi futuri, nella viabilità, nell’inquinamento, nella sicurezza e nella sanità e potrebbe permettere a noi italiani di tornare ad essere fucina di veicoli innovativi.

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