Il Gran Premio di Aragon ha visto vincere il solito Marc Marquez, seguito da un grandissimo Andrea Dovizioso, partito dalla decima posizione, e da un corposo Jack Miller su Ducati Pramac. Quarta e quinta la Yamaha ufficiale di Vinales e la versione “clienti” di Quartararo. Sesta posizione per il carismatico inglese Cructhlow e settima posizione per la prima Aprilia di Espargaro.
Il pilota spagnolo è partito bene fin dall’inizio delle prime prove libere, portando la sua Aprilia nella tanto ambita Q2 del sabato; domenica è sempre stato vicino alle posizioni che contavano, lottando fino all’ultimo giro con Crutchlow per il sesto posto, anche sul lunghissimo rettilineo del circuito spagnolo. Il dato più interessante della gara di Espargaro è il distacco da Dovizioso, di soli 5 secondi e mezzo. Si tratta senza dubbio del miglior risultato di Aprilia in MotoGP
Non si può dire lo stesso di Iannone: infortunato alla spalla sinistra causa caduta a Misano, è rimasto più indietro, chiudendo in undicesima posizione, davanti ad uno sperduto Petrucci. Malgrado il deficit fisico, il pilota abruzzese ha portato la Aprilia numero 29 nella Q2: non era mai successo in tutta la storia del marchio di Noale.
Da segnalare, la presenza del terzo pilota e tester Bradley Smith ha chiuso diciannovesimo portando a termine il lavoro di prove programmato col Test Team.
Dopo questa prestazione di tutto rispetto da parte di entrambi i piloti ufficiali, è spontaneo chiedersi perchè la Aprilia RS-GP ha funzionato così bene rispetto agli altri circuiti:probabilmente, non avendo una particolarità per la quale spicca in confronto alla concorrenza (come il motore di Ducati oppure la facilità di utilizzo di Yamaha), in un circuito particolare come Aragon ha sofferto meno, per la gioia di team e affezionati.
Quello che tutti sperano è che questa prestazione non sia un fuoco di paglia: una casa costruttrice che ha vinto ben 56 campionati del mondo non può permettersi di fare numero nella griglia di partenza più famosa del mondo motociclistico.
Mentre i tifosi Aprilia stanno ancora pensando alla gara di Aragon, sul circuito di Cremona, durante i Race Days e i test ride in pista, è comparsa la nuovissima RS660, camuffata per l’occasione. Impossibile non notarla! Voci di corridoio raccontano che la nuova creatura di Aprilia abbia un sound decisamente accattivante e che la geometria, a dispetto dell’estetica del tutto simile alla RSV4, non sia prettamente pistaiola.
Probabilmente, si trattava della versione quasi definitiva, che vedremo in EICMA 2019. Il grande pubblico sarà pronto ad accogliere la nuova rivoluzionaria supersportiva italiana? Nella edizione 2018, la RS660 è stata definita “la moto più bella del salone”.
Le aspettative sono molto alte, manca poco più di un mese, ma sembra molto di più.