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Week Test Ride: SUZUKI SV650

“La SV si dimostra tanto stabile e rassicurante nelle curve, quanto veloce nello scendere in piega e rialzarsi. E’ immediata, è come se la guidassi da sempre.”

LIVELLO: tester esperta
TRAGITTO: Tour Milano + Itinerario Franciacorta Lago d’Iseo Km 340 km
MOTO: Suzuki SV650
PREZZO: 6590€

Emozionata come una bambina al primo giorno di scuola. Mi sveglio con questa sensazione lunedì mattina, ancor prima che suoni la sveglia: inizia così la mia week test ride con la Suzuki SV650.

Fianchi stretti e di un rosso fiammante, di quel rosso che ti fa innamorare a prima vista! Mi sembra di vedere una Gladius: la struttura del telaio, il serbatoio, i comandi. Salgo in sella e la seduta è confortevole, il manubrio è alto e vicino, la posizione di guida è naturale, leggermente caricata in avanti, timidamente sportiva. Ci impiego davvero poco a familiarizzare con lei, la guido come se la guidassi da sempre: è una sensazione davvero strana, piacevole.

Non tardo ad accorgermi della gestione assistita ai bassi regimi mentre scivolo via nel traffico Monzese neanche avessi un cinquantino. Il controllo del motore nel traffico è davvero facilitato, procedo lentamente con un’erogazione priva di incertezze e in men che non si dica sono sulla tangenziale est di Milano destinazione lavoro. Inizio a divertirmi tirandola un po’ e buttando un occhio al tachimetro digitale, corsia di sorpasso e via veloce che sono in ritardo! La SV ha una bella ripresa ed è reattiva in accelerazione, dimostra subito di avere il carattere di un vero peperino.

SUZUKI SV650

Ogni giorno mi cimento nel testare percorsi diversi casa-lavoro, talvolta allungando il percorso tanto il divertimento di stare in sella e di continuare a guidare: tangenziale, strada extraurbana o centro città che sia. In città la Suzuki SV650 si dimostra una affidabile compagna per aperitivi e serate mondane. Nel traffico è agile e morbida, perdona tutto, anche i rallentamenti più bruschi sul pavè meneghino. La dimensione affusolata della sella e il serbatoio dal design ergonomico mi lasciano toccare facilmente i piedi a terra e fanno si che le manovre da ferma siano ancora più semplici, complice anche il peso ridotto. Con estrema confidenza nella moto, parcheggio in un attimo davanti ai locali della movida milanese e fiera scendo per raggiungere gli amici.

Anche fuori città la SV diverte e fa divertire, nel weekend mi concedo un itinerario alla scoperta del territorio di Franciacorta e del Lago d’Iseo. Ogni rotonda è un emozione, ogni cambio di direzione un sorriso. Esco a est di Milano e tiro dritta fino al Parco Regionale dell’Oglio, per poi risalire a nord fino a Sarnico e a ritrovarmi sul Lago d’Iseo. Il lungolago occidentale fino a Lovere è un misto di curve in alcuni tratti scavate nella roccia e che affacciano direttamente sul lago, talmente belle da invogliarmi a fare la stessa strada nei due sensi. Ci vuole poco a farmi grattare i piolini delle pedane sull’asfalto e nemmeno me ne accorgo… se ne accorgerà il meccanico alla riconsegna della moto, ops! Non del tutto soddisfatta devio per una stradina in collina in prossimità di Tavernola Bergamasca, qui si che mi diverto un po’ su tornantini e strade tortuose e ammiro il panorama lacustre dai vari belvedere che si aprono lungo la strada. Senza ombra di dubbio la SV650 si dimostra tanto stabile e rassicurante nelle curve quanto veloce nello scendere in piega e nel rialzarsi. Mi lascio il Lago d’Iseo alle spalle e proseguo in direzione Rovato.

Palazzi signorili e ville immerse nel verde, vigneti e borghi, torri e castelli medievali scandiscono la “Strada del Vino di Franciacorta”, molto suggestiva e ricca di spunti enogastronomici. Intorno al percorso ci sono infatti numerose cantine e aziende agricole dove potersi fermare per uno spuntino o anche per acquistare prodotti a chilometro zero. Infilo una delle tante e invitanti stradine secondarie che partono dalla strada provinciale e mi ritrovo a vagabondare su strade collinari sterrate, strette da muretti di pietra: d’istinto mi alzo in piedi sulle pedane, stringo la moto tra le gambe e mi cimento in un offroad di tutto rispetto! La SV650 si comporta bene anche su strade non asfaltate, si mantiene stabile e ammortizza bene sulle buche senza abbandonarmi.

Tappa d’obbligo della mia giornata in Franciacorta non poteva che essere l’autodromo, sede in quel giorno del Trofeo Moto estate, dove era doveroso passare almeno per fare un saluto a Fausto Ricci, Cristiano Lucchinelli e Cristiano Ochs, piloti della Lucchinelli Experience nonché istruttori dei corsi Donneinsella all’autodromo di Adria ai quali devo alcuni preziosi consigli di guida messi in pratica durante il test ride.
Mi avvio a rientrare che è già l’imbrunire, mi viene in mente la canzone di Concato e inizio a canticchiarla sotto al casco sorridendo divertita: che domenica bestiale!

Link utili:
santuariodicaravaggio.it

L’itinerario offre anche spunti culturali come il Santuario del Caravaggio, un tempio mariano del XVIII secolo dedicato al culto di Santa Maria del Fonte, proprio alle porte di Milano, sulla SP185 , facilmente riconoscibile dalla cupola verde acqua e dai caratteristici mattoni rossi.

franciacorta.net

(articolo originale di Tullia Zanne)

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