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MV TURISMO VELOCE SCS, IL TENTATIVO ITALIANO PER LA MOTO TOTALE

La casa di Schiranna introduce un nuovo modello Turismo Veloce SCS, il modello equipaggiato con la frizione automatica che promette più comfort senza castrare l’indole sportiva del motore.

La prima MV turistica della storia del marchio (e probabilmente la moto più bella che MV abbia mai fatto) amplia la sua offerta con una nuova tecnologia, di nome SCS; questo acronimo significa Smart Clutch System e consiste in un sistema di gestione automatica della frizione. Con la collaborazione di Rekluse, azienda americana specializzata in frizioni, è stato possibile migliorare il confort globale del mezzo senza sacrificare l’indole sportiva del tricilindrico italiano.
Tecnicamente, la frizione SCS annovera dei dischi in acciaio e materiale consumabili specifici, con superfici di attrito maggiori, sei molle dedicate e un disco specifico per questo modello alla base del pacco frizione, che permette la funzione automatica del cambio. Con questo sistema, lo scatto da fermo a 100 km orari dura 3.15 secondi. Il sistema SCS si può disinserire, permettendo al fortunato possessore di usare la moto “alla vecchia maniera”, con piede sul cambio e mano sulla frizione. La Turismo Veloce SCS si identifica facilmente anche grazie al carter frizione trasparente.

Il sistema SCS con carter trasparente e la leva del freno di stazionamento

Un’altra chicca di questa versione della Turismo Veloce SCS è il freno di stazionamento, azionabile con un pedale vicino al freno posteriore: la frizione automatica non permette di lasciare innestata la marcia a moto spenta. Anche la Turismo Veloce SCS 800 Lusso  gode di tutti gli aggiornamenti di meccanica e di elettronica apportati di recente sui modelli da 800cc. La scheda tecnica del mezzo è invariata, con 110 cv a 10.150 giri/min e 80 Nm di coppia a 7.100 giri/min.

Anche Honda ha a catalogo dei modelli con un sistema di trasmissione automatica disinderibile, il noto ed affidabile DCT. Confrontando i due sistemi, quello giapponese è tecnicamente più complesso e il suo uso è più indicato in ambienti cittadini ed off-road, dove a volte servono delle partenze in seconda o terza marcia; SCS invece è vocato per un contesto 100% asfalto, anche nel misto stretto.
Entrambi i sistemi rappresentano senza dubbio un’evoluzione della solita frizione a bagno d’olio; il problema è capire se il pubblico accoglie questo genere di tecnologia in modo positivo o negativo. La differenza di prezzo tra la Africa Twin base e quella con sistema DCT è di oltre 1000 euro, un dettaglio che all’atto di acquisto ha un certo peso. La differenza tra le versione a cambio tradizionale e quella con sistema SCS è di 1800 euro, un aspetto non del tutto irrilevante, anzi. Considerando il fascino della moto (e il carter trasparente che ha il suo perché), qualche acquirente potrebbe anche fare la spesa folle.
Rekluse è piuttosto riconosciuta nel settore off-road per la qualità dei suoi prodotti, così come MV è famosa per lo stile e il design delle sue moto. Che si tratti del matrimonio perfetto? Solo il tempo ci saprà dire.

 

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