Moto in inverno, solo il 6% dei motociclisti usa la moto tutto l’anno…. ma è un dato che va depurato, perchè una componente importante degli utilizzatori invernali delle due ruote sono gli scooteristi che utilizzano il veicolo praticamente solo in città.
Nazioni come la Francia e la Germania fanno un uso della moto molto più esteso nell’anno pur avendo per lo più delle situazioni climatiche meno favorevoli alle due ruote rispetto a noi abitanti dello stivale. Il perchè di questa differenza va cercata nella cultura motociclistica: all’estero molto più matura della nostra.
Il caso emblematico è rappresentato dalla quantità di centauri in Italia che si mettono in mostra su una maxi con infradito e bermuda, mentre è altrettanto facile in Germania vedere un centauro con casco e abbigliamento recentissimi e di marca alla guida di una “sfigata” media cilindrata, con 20 anni di servizio.
Questo taglio culturale porta il centauro di casa nostra, in inverno, a fermare l’assicurazione e mettere a riposo la moto.
Moto in inverno, personalmente trovo i mesi freddi fra i più belli per andare in moto, perché, se escludiamo chi abita in montagna o vallate prospicienti le alpi, dove, per alcuni mesi, il manto stradale può essere a reale rischio ghiaccio, in tutto il rimanente territorio italiano, a parte le classiche 2/3 settimane ricoperte di neve, nel periodo invernale la moto può essere veramente goduta grazie a pneumatici con mescole che permettono la massima sicurezza anche con l’umido e lo sporco, come Anlas.
Nelle moto più moderne con abs, tc con tutti i controlli possibili, le moto diventano gestibilissime.
In queste condizioni bisogna ritrovare il piacere di una guida più rilassata, per permetterci di assaporare odori del tutto diversi da quelli dei mesi caldi, e poter godere di colori affascinanti, bellissimi e pieni di sfumature speciali.
E allora perchè gli italiani non vanno in moto in inverno? Perché non hanno un abbigliamento idoneo, perché non conoscono l’abbigliamento che rende comodo una escursione o un viaggio invernale: parlo di manopole riscaldate ( o guanti riscaldati), di moffole ( grossi paramani in tessuto chiusi dove la mano resta protetta), e di tutto
l’abbigliamento riscaldato che molti usano con successo da anni. L’accoppiata gilet termoriscaldato ( io uso i prodotti Klan davvero ottimi) e manopole riscaldate consente al motociclista di poter guidare per ore con temperature di 3\4 gradi senza avvertire nessun problema “freddo”! E’ necessario anche un intimo adatto all’inverno, un sotto casco invernale, buoni guanti e buoni stivali. Chi va in moto non fa questione di soldi, perché la moto più venduta in Italia costa mediamente oltre 20.000 euro, per questo non è pensabile che, il proprietario di una moto, non trovi altri 2.000 euro per un adeguato abbigliamento e accessori per le 4 stagioni.
La ritrosia degli utenti, all’utilizzo della moto in inverno, è soprattutto legata ad esperienze negative fatte in gioventù, quando senza guanti ha fatto alcuni kilometri ed ha sofferto tanto, oppure, convinti da un amico a fare un giro si sono presentati con la giacchetta poco imbottita, i guanti estivi e il casco jet, e … si sono presi una gelata che ancor oggi se la ricordano.
L’inverno in moto, oltre a tutte le belle sensazioni provate, è anche una grande scuola di vita e di guida, ci vuole un approccio più morbido in tutto, con la moto si impara ad avere sensibilità, a “sentire” il lavoro che le gomme fanno quando passano su una macchia umida, e a capire che le strisce bianche degli attraversamenti pedonali, sull’asfalto se bagnate, sono più pericolose di una buccia di banana, si capisce che solo guidando in modo “rotondo” si impara a non frenare ed accelerare il meno possibile. Magicamente si godrà di più il paesaggio che le strade percorse attraversano.
La moto in inverno come l’ho presentata è un grande godimento e … fa bene anche alla moto stessa, perché gli utenti che non usano la moto per lunghi periodi, per buona norma, prima di fermare la moto dovrebbero fare una serie di operazioni e altrettante alla rimessa in moto dopo 4 mesi, l’operazione più critica è il cambio olio, perché a star fermo l’olio si ossida e perde molte delle sue caratteristiche protettive.
Bisognerebbe accenderla e spegnerla ogni giorno, un lavoro non da poco e un costo. Impensabile!
È per questo motivo che la totalità delle case costruttrici indica come intervallo del cambio olio 12 mesi o 10000 km, ma se il motociclista italiano medio fa meno di 5000 km l’anno e ferma la moto 4\5 mesi, probabilmente nessuno di questi cambia l’olio.
E allora! Andate in moto anche in inverno perché non solo è bello, non solo fa bene alla vostra salute mentale facendovi vivere un esperienza diversa sempre a cavallo dello stesso mezzo, ma, e non è poco, fa bene alla moto stessa e alle vostre tasche.
Mi raccomando! Con il freddo dovete essere ancora più prudenti del solito.
Moto in inverno, una figata!