Le immatricolazioni moto e scooter crescono di un confortante +7% nel primo semestre di quest’anno. L’inizio anno nelle vendite è stato decisamente debole per colpa del ministero competente che ha ritardato la circolare che autorizzava la vendita degli Euro3 anche nel 2017, così che i concessionari hanno venduto quello che avevano immatricolato a Km0 nel dicembre 2016 (è stato il miglior dicembre da anni…)
Dopo un gennaio/febbraio deboli si è ripreso a vendere e ad esclusione di aprile (mese pieno di ponti, ma anche di scadenze fiscali) i restanti mesi hanno realizzato un risultato confortante con crescita generale quasi a doppia cifra. Questo andamento ha già dato risultati eccellenti e al prossimo salone della moto ne vedremo gli effetti: avremo oltre cento espositori in più, arriveranno da tutto il mondo.
Per capire invece dove sta andando il mercato affidiamoci all’analisi delle TOP 100, ovvero la classifica e il posizionamento dei 100 modelli di moto e scooter più immatricolati in Italia.
Il totale delle Top 100 moto rappresentano ca il 60% dell’immatricolazioni, con numeri che vanno dai 4000 pezzi della GS nelle due versioni (si tratta della stessa moto, ma in BMW insitono a tenerle separate … almeno fino a quando non verranno sorpassati da una concorrente come la Honda Africa Twin che tallona da vicino la GS base) ai soli 134 pezzi immatricolati dalla Benelli Tornado T.
Ai primi 3 posti 3 tutto terreno: vincono le moto per andare dappertutto, anche se poi, noi lo sappiamo bene, sono pochi i veicoli utilizzati fuoristrada.
Nella Top 100 BMW è la casa più presente con ben 16 modelli, seguita da Ducati con 13. Da notare, finalmente, che appare nella classifica anche l’Aprilia con 152 Tuono 1100!
Il frazionamento del mercato ci conferma le teorie anticipate su Motocatalogo: la moto è quello che vorremmo essere. Questa forte parcellizzazione del mercato ci dice anche, che come per il passato (e per il futuro), la moto deve essere un segno distintivo, ognuno vuole la sua, che sia solo sua.
Dopo le tutto terreno infatti troviamo nella TOP 100 delle immatricolazioni le naked che rimango il segmento preferito dagli italiani: sono facili da personalizzare e rispondono alle esigenze dei motociclisti italiani che, di norma, macinano pochi km all’anno (con grande disappunto dei concessionari che così fanno pochi tagliandi che sono il servizio a più alto margine che offrono).
Dà segni di stanchezza la Triumph, un brand molto importante, che in Italia si esprime al 30% delle sue potenzialità. Le cause? Le inadeguate politiche di marketing della filiale italiana, e una rete di rivenditori che non sa cogliere la grande voglia di vintage dei loro clienti.
Nelle 125 cc si conferma leader la KTM che in Italia riesce a primeggiare solo in quel segmento. Il primo produttore europeo le “piccole” moto fino a 390cc le fa fare in India. Risulterebbe poi che sulle grandi della casa di Mettinghofen manchio i cavalli promessi (-11), ma per questo vi rimandiamo alle opportune verifiche in corso.
A proposito sembra che il pretendente più accreditato di Ducati sia il precedente proprietario, la Investindustrial di Bonomi e dubitiamo che il costo della fabbrica bolognese possa essere quella anticipata: 1,5 miliardi di Euro. Anche perché, da quando AUDI è intervenuta sembra che di profitti in Ducati non ne facciano più. Se fosse la “gallina dalle uova d’oro” come fa scrivere sui giornali l’ottimo ufficio stampa Ducati, non capiremmo perché Volkswagen non sarebbe soddisfatta dell’investimento fatto e ne voglia uscire a tutti i costi … anche perdendo qualcosa.
Oltre i 1000 cc, la moto nuova si dimostra essere un mezzo per pochi, mentre, sempre più spesso le moto di cilindrata media e piccola vengono acquistate da motociclisti di ritorno, i 40/50enni che dopo una lunga pausa vogliono risentirsi giovani, anche se la moto viene lasciata in garage. Questo pubblico non cambia la moto, la compra nuova senza dar “nulla dentro” e questo atteggiamento crea un mercato dell’usato ai minimi storici.
Il podio delle immatricolazioni moto
BMW |
R 1200 GS |
Enduro |
2.595 |
HONDA |
AFRICA TWIN |
Enduro |
2.055 |
HONDA |
NC 750 X |
Enduro |
1.664 |
Nella Top 100 scooter si concentra quasi il 99% del mercato (70636 veicoli contro 71773 di immatricolato complessivo) e nonostante l’arrivo di veicoli divertenti come XADV di Honda, conferma lo scooter un veicolo da commuting soprattutto urbano.
La partita sui brand è un fatto a 3: domina Honda, arranca Piaggio con forti campagne a sostegno delle vendite e l’introduzione in ritardo rispetto ai concorrenti di estensioni di garanzia molto apprezzate sia dai consumatori che dai concessionari (che così hanno lavoro assicurato con i tagliandi) e si conferma terza solida forza Kymco che ha cominciato solo in giugno a consegnare gli AK 550 , il nuovo maxi che siamo certi darà forti mal di testa ai manager di Yamaha che con il loro TMax turistico riescono comunque a vendere decorosamente (ma … sono lontani i tempi dei 15.000 pezzi anno)
Piaggio è la Casa con più veicoli nella top 100, ben 20, seguita a ruota da Kymco con 18. Honda ne ha “solo” 12, ma ben 5 di questi sono a 4 cifre, su tutti SH che occupa i primi 3 posti del mercato
Il podio delle immatricolazioni scooter
HONDA ITALIA |
SH 150 |
Scooter |
6.618 |
HONDA ITALIA |
SH 300 |
Scooter |
6.118 |
HONDA ITALIA |
SH 125 |
Scooter |
5.482 |
La nota molto positiva su cui vogliamo porre la vostra attenzione è che tutti e 3 gli SH sono prodotti ad Atessa in Abruzzo, un esempio dell’industria italiana che sa vincere quando vuole e che abbiamo già evidenziato sull’editoriale di Guida all’acquisto scooter e maxi 2017
BMW lo scorso anno fece bene con il C650 Sport, oltre 1600 vecoli nel 2016, quest’anno fatica oltre il dovuto: sappiamo che diversi veicoli hanno avuto problemi alla distribuzione che dopo 5.000 km va rifatta (è un brutto segno). Dalla Casa più prestigiosa ci si aspetta un prodotto si performante (vedi il test di Guida Scooter del GT che ha toccato i 180 Km/h) ma anche affidabile. Lo scooter è un mezzo che si usa tutti i giorni, pochi Km complessivi ma grande stress, necessita di uno sviluppo e di test molto accurati prima di arrivare sul mercato,
In sintesi: complimenti a Vito Cicchetti, capo di Honda Europa, che riesce ancora a far piazzare 5 veicoli Honda su 6 ai primi posti di moto e scooter.