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Il gruppo Piaggio rimette in moto Aprilia e Moto Guzzi

gruppo piaggio

Il nostro settore sta preparandosi alla riapertura delle attività. Il Gruppo Piaggio ha già definito le modalità operative con i sindacati per Aprilia e Moto Guzzi.

Il Gruppo Piaggio ha siglato con le organizzazioni sindacali degli stabilimenti italiani di Aprilia (Noale e Scorzè) e Moto Guzzi (Mandello del Lario), i Protocolli di intesa con le linee guida e le misure da attuare per garantire ai lavoratori la massima sicurezza sanitaria al riavvio delle attività produttive.

Le misure definite nei Protocolli si basano sulle disposizioni dei decreti governativi. E sono state integrate con le precauzioni sanitarie aggiuntive già introdotte dal Gruppo Piaggio. Precauzioni volte a preservare la sicurezza dei propri dipendenti. In particolare, sono state definite importanti opere di igienizzazione e sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro. Sia prima della ripresa delle attività lavorativa, sia ad attività avviate.

Tutti i lavoratori, operai e impiegati, riceveranno a cadenza regolare un apposito kit con dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti e, quando necessario occhiali, e saranno messi a disposizione dispenser con gel igienizzanti.

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I lavoratori saranno anche informati in merito alle misure e regole da adottare.

Tutti i lavoratori saranno informati in merito alle misure e regole da adottare all’intero dei locali aziendali. Tra cui le misure di distanziamento all’interno delle mense, modalità di gestione delle riunioni, indicazioni di comportamento per visitatori e fornitori. Ci saranno anche informazioni dai medici competenti per la gestione di possibili sintomi di Covid-19 e attività di prevenzione da adottare nelle situazioni di emergenza.

Sarà effettuata negli stabilimenti la misurazione della temperatura corporea da ditte specializzate esterne. Allo scopo sarà progressivamente introdotto l’utilizzo di termoscanner.

L’organizzazione del lavoro terrà in considerazione sia le esigenze sanitarie sia quelle produttive. Saranno adottate soluzioni idonee a garantire il distanziamento sociale di almeno 1 metro nel corso attività lavorative. In ingresso e uscita dallo stabilimento, nella mensa e nelle aree comuni.

Compatibilmente con le esigenze di carattere tecnico-organizzative, è prevista l’adozione dello smart working per attività specifiche. Ed anche per soggetti con particolari patologie valutate dal Medico Competente.

Il rispetto delle regole previste dai Protocolli siglati sarà richiesto anche ai fornitori e al personale delle ditte esterne, che garantiranno con autocertificazione.

Gli interventi e le misure previsti nel Protocollo saranno monitorati dal Comitato già costituito. Secondo quanto previsto dall’intesa tra Governo e Parti Sociali, siglata in data 14 marzo 2020.

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