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ARAI Vs X-LITE: la vittoria che non ti aspetti

La chiusura della stagione agonistica vede due dei caschi racing top di gamma migliori al mondo, giocarsi la vittoria, l’uno ad un soffio dall’altro; si perché decidere chi dei due si merita il gradino più alto del podio è stato davvero complicato. Complicato perché stiamo parlando di prodotti costruiti, studiati dai migliori esperti del settore; da aziende leader che hanno investito – e investono – ingenti capitali per lo sviluppo tecnico. Complicato perché le finiture, le visiere, i pinlock, le prese d’aria sono davvero ben realizzate. Ma un vincitore ci deve pure essere: per Noi di Motospia, quest’anno è X-Lite a meritarsi il primo posto del nostro long test.

IL VINCITORE:

X-Lite X-803 Ultra Carbon

I cinque motivi di acquisto si sono rivelati tutti all’altezza delle aspettative: il “made in Italy”, sinonimo di cura costruttiva e ricerca ai massimi livelli; gli aggiornamenti di prodotto rispetto al modello 802RR; l’aerodinamica migliorata così come la calzata; e il carbon fitting impiegato per gli interni, che è un materiale utile e funzionale. Tutte queste caratteristiche hanno trovato un valido e reale riscontro nell’impiego agonistico; I difetti – o meglio le caratteristiche che si possono migliorare – sono poche; durante le gare è emerso un limite nel dettaglio delle prese d’aria, che si regolano a fatica con i guanti indossati; quelle superiori invece andrebbero a nostro avviso riviste nel meccanismo di apertura (che come nell’ X-Lite X-802RR si aprono controvento e spesso si chiudono per via della velocità e soprattutto dopo qualche utilizzo in cui le plastiche prendono gioco). L’aerazione interna, migliorata, rimane ancora un limite perché con caldo elevato non è sufficiente a mantenere temperature giuste all’interno del casco. Ultimo aspetto da migliorare riguarda la costruzione della visiera: da un casco di questo livello ci si aspettano dettagli come lo svaso interno per alloggiare il Pinlock e le prese d’aria. In questo Arai può essere da esempio. Il prezzo infine è uno degli elementi che hanno contribuito alla vittoria di X-803 U.C. dato che con 529,99€ di listino, si attesta praticamente alla metà del prezzo del concorrente Arai.

Infine il peso minore, la maggior silenziosità hanno di fatto contribuito al verdetto.

ARAI RX-7V: secondo ad un soffio

Che dire… Arai è da sempre un riferimento nel mondo dei caschi; e lo è ancora per certi aspetti. Finiture, soluzioni tecniche e di sicurezza al top, permettono all’RX-7V di posizionarsi tra i leader mondiali. Per questi motivi ad inizio stagione il verdetto era quasi scontato; ma non ci aspettavamo da X-Lite un salto di qualità così evidente. Se da un lato è vero che la visiera con le prese d’aria e lo svaso interno per alloggiare il Pinlock sono un punto a favore del marchio giapponese, dall’altro, il peso maggiore e il prezzo assai più elevato, hanno inciso sulla vittoria finale di questo nostro long test; che ricordiamo ancora una volta, non vuole basarsi su dati di laboratorio ma sulle sensazioni del pilota che li ha indossati e utilizzati nel Trofeo Motoestate (categoria Race attack 1000). Infine i fruscii aerodinamici sono troppi e il rumore all’interno di un casco di tale livello dovrebbe essere minore. Come per X-Lite anche Arai ha confermato i cinque motivi di acquisto; ossia che il produttore giapponese non ha bisogno di presentazioni; che i caschi Arai sono sinonimo di sicurezza assoluta; la vestibilità è da riferimento; la personalizzazione interna è notevole; solo l’ultimo aspetto, quello relativo al prezzo elevato, ha trovato opinioni discordanti: è capitato infatti che piloti e appassionati interpellati durante la stagione abbiano affermato come allo stesso prezzo di Arai si possono acquistare due (o quasi) X-Lite. E questo è anche uno degli elementi che ha contribuito alla vittoria finale del produttore italiano.

Un plauso infine lo meritano entrambe le aziende; che hanno avuto il coraggio di sfidarsi senza che influenze pubblicitarie abbiano in alcun modo contribuito ai commenti e alle considerazioni sui prodotti utilizzati. Ringraziamo dunque Arai, Ber Racing e Nolan Group per il supporto tecnico e la fornitura dei migliori caschi racing di loro produzione; grazie ai quali ho condiviso le gare, le prove e i test nel migliore dei modi.

Per il futuro sarebbe bello assistere a sviluppo tecnologico che permetta ai piloti di utilizzare head-up display, paratie aerodinamiche modulabili, e modificabili a seconda delle piste; telemetria consultabile dal pilota durante la gara; airbag, forme aerodinamiche nuove…

pura fantasia, chi lo sa?

Ringrazio inoltre il Tecnicamoto racing team per l’eccelso supporto tecnico che mi ha permesso di vincere qualche gara e piazzarmi sempre tra i primi; i miei sponsor Agenzia 5 ruote international Aci di Monza e Mafalda Automotive.

Cari amici di motospia, il nostro appuntamento 2018 termina qui, ma vi possiamo già confermare che stiamo già lavorando per il 2019….

coming soon…

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