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Elezioni FMI: Mezzasalma e l’articolo 19 delle norme attuative. Il neoconsigliere ha postato su Facebook dati che non poteva conoscere, né lui né altri

mezzasalma

Ci giunge voce che la FMI abbia assoldato fior di avvocati per trovare spunti legali nei nostri confronti per gli articoli che stiamo scrivendo… Pensiamo che invece la FMI, per il bene del motociclismo, farebbe meglio ad evitarsi ed evitarci tante fatiche. Evitando i comportamenti che ci spingono a scrivere (unici fra tutti i mezzi di informazione) articoli come questo. Prendiamo ad esempio quanto fatto dal neoconsigliere Francesco Carmelo Mezzasalma. Il quale, poche ore dopo le elezioni dello scorso novembre, postava su Facebook dati che, regolamento alla mano (articolo 19 delle Norme Attuative dell’Assemblea Elettiva), né lui né altri dovevano e potevano sapere. 

Alcune nostre fonti ci hanno “avvisato” che la FMI, infuriata per i nostri recenti articoli, abbia dato mandato a fior di avvocati di spulciarli alla ricerca di appigli legali per adire le vie legali nei nostri confronti. Se possiamo permetterci un consiglio, Copioli farebbe bene, invece, anche per rispetto dell’istituzione che presiede, a dedicare le sue energie a ben altri obiettivi. Il primo dovrebbe essere quello di evitare, lui e gli altri dirigenti FMI, di avere comportamenti  che poi ci spingono a scrivere articoli come questo.

Ancora una volta, infatti, siamo ancora qui a raccontare cose scomode che faranno infuriare i piani alti di Viale Tiziano, a pochi giorni di distanza dall’articolo in cui facevamo notare che il presidente Copioli gioca a fare l’influencer.  Cosa a nostro giudizio disdicevole per uno che ricopre ruoli istituzionali.

Il protagonista della storia di oggi è il neoconsigliere Francesco Carmelo Mezzasalma.

La storia di oggi vede protagonista il neoconsigliere Francesco Carmelo Mezzasalma, il quale a poche ore dall’elezione (avvvenuta nell’Assemblea Elettiva dell’1 novembre scorso), scriveva orgoglioso su Facebook il post che vedete pubblicato qui.

mezzasalma

 

Non c’è niente di male, direte voi, nel ringraziare i propri elettori. E invece ce n’è eccome nel farlo così. Perché In questo post Mezzasalma candidamente ci fa sapere che lui “sa” quanti lo hanno votato e quanti no. E questo dato, stando all’articolo 19 delle norme attuative dell’Assemblea Elettiva non potevano saperlo né lui né chiunque altro del Consiglio né i candidati non eletti. Il voto, infatti, come prescrive l’articolo 19, deve rimanere coperto da segreto.

Il Consigliere Mezzasalma, così come tutti gli altri candidati, poteva sapere soltanto quanti voti aveva o non aveva preso. Lui invece “ringrazia” gli 82 Motoclub siciliani su 85 che hanno votato lui e la “sua” squadra. Cioè quella presentata in blocco da Copioli.

Ci dicono che Mezzasalma, prima di diventare consigliere, fosse il coordinatore del dipartimento innovazione e sviluppo della FMI. Dobbiamo forse pensare che, avendo sicuramente avuto a che fare in prima persona con lo sviluppo del sistema di voto telematico, Mezzasalma abbia avuto le chiavi di accesso al sistema elettronico usato per il voto? La cosa, a parer nostro, sarebbe stata alquanto deplorevole (e contraria al regolamento).

Ora, caro presidente Copioli, può spiegarci questa che a tutti gli effetti appare una netta  incongruenza (l’ennesima) fra i regolamenti e i comportamenti suoi e dei suoi consiglieri?

Glielo chiediamo perché, a voler essere maliziosi, si potrebbero fare altri pensieri. Ad esempio, potremmo supporre che in realtà il post di Mezzasalma, più che una leggerezza dettata dall’orgoglio, potesse essere un inizio di campagna elettorale per le prossime elezioni regionali in Sicilia.

Sappiamo infatti da fonti locali, che il suoi neoconsigliere si sta adoperando a suon promesse ai Motoclub, per far eleggere il suo candidato. E a prescindere dal fatto che un consigliere nazionale che si dà da fare per la campagna elettorale degli altri potrebbe essere eticamente censurabile, ci pare abbastanza chiaro che far sapere a tutti i Motoclub che lui “sa” chi è amico e chi no, non è certo cosa di poco peso nella lettura delle dinamiche federali.

A nostro giudizio, caro presidente, anche stavolta ci sarebbero tutti i presupposti per una indagine della Procura Federale. Indagine che anche questa volta sarebbe semplice, visto che le prove le ha prodotte il consigliere Mezzasalma e noi ve le stiamo soltanto facendo notare.

 

 

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