Motospia

2 agosto 2019, nasce la prima Varez 125!

Il mercato delle 125cc è senza dubbio quello che sta dando le soddisfazioni più grandi; diversi brand, storicamente disinteressati al mondo delle ottave di litro, hanno al giorno d’oggi delle moto in questo settore. Altre case costruttrici, come la SWM, hanno creato la loro fama negli anni d’oro del motociclismo attraverso successi nelle competizioni nelle piccole cilindrate.

Dopo anni passati nel dimenticatoio dell’universo delle due ruote, SWM, il marchio di Biandronno oramai di proprietà cinese, sta ritornando sul mercato con modelli particolari, come le loro scambler monocilindriche e le enduro Superdual, modelli molto particolari,  che ai saloni piacciono e attirano l’attenzione, ma che molto difficilmente incontriamo per strada.

SWM Varez sul molo del lago di Varese

La vera rinascita del brand SWM, riteniamo noi di Motospia, inizi con la Varez nata dalla linea produttiva dell’ex stabilimento Husqvarna, moto stradale 4 tempi destinata a ingolosire molti 16enni e anche qualche adulto che vuole la moto per la città da guidare con la patente B.

La moto è stata già presentata alla stampa durante l’ultima edizione di EICMA, nelle cilindrate 125 e 400; il primo feedback è stato piuttosto positivo, ma ora i tempi sono maturi per poter dare un primo solido giudizio. Esteticamente richiama vagamente altri modelli 125cc della concorrenza europea, ma il suo tratto è decisamente distintivo. La prima cosa che attira l’attenzione è il telaio perimetrale in tubi di acciaio ad alta resistenza, di un rosso acceso, mentre il telaietto posteriore è in acciaio stampato. Il colore rosso richiama l’attenzione anche sui cerchi, dove troviamo una pinza flottante con disco singolo da 300 mm, mentre al posteriore la pinza flottante lavora su un disco da 220 mm.

Il forcellone è un elemento che salta all’occhio: dotato di ampie asole, trasmette solidità e lavora in sinergia con le sospensioni garantendo una buona trazione, solidità e neutralità in qualsiasi contesto.

Il forcellone della SWM Varez trasmette solidità

Gli pneumatici sono interconnessi al telaio grazie a un reparto sospensioni di rilievo: all’anteriore, troviamo una forcella a steli rovesciati da 41 mm, mentre al posteriore è presente un monoarmotizzatore con 130 mm di escursione.
Il motore è interessante: propulsore monocilindrico con doppio albero in testa, a iniezione elettronica con rapporto di compressione 12,8:1 , conforme alla attuale normativa antinquinamento euro4. Il terminale, creato in collaborazione con Arrow, è particolarmente lungo e percorre tutta la parte sottostante al motore, per terminare lateralmente.

La posizione del motore, del vano batteria e del serbatoio permettono di avere un baricentro particolarmente basso, ideale per le manovre in città e per i rapidi cambi di direzione.

La colorazione bianco-rossa, assieme alla fanaleria LED e alla strumentazione totalmente digitale, danno alla SWM Varez un aspetto sportivo ed elegante allo stesso tempo.

Dopo una rapida occhiata, notiamo che qualche finitura potrebbe essere migliorabile, come la posizione della vaschetta del liquido di raffreddamento e la disposizione dei tubi del sistema di raffreddamento. Inoltre, l’altezza sella di 820 mm potrebbe intimorire i meno audaci.

Il prezzo per ora è ancora un segreto; osservando la moto, potremmo ipotizzare una cifra attorno ai 3500-4000 euro (siamo pronti ad essere smentiti). La prima impressione sulla SWM Varez è di una moto solida e divertente, dalla ciclistica che ti permette di osare in tutta sicurezza.
In tutta onestà, non vediamo l’ora di provarla in entrambe le cilindrate!

 

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